(5-6) Charlotte Hornets 113 – 118 New York Knicks (6-4)
Cinque giocatori in doppia cifra, con tre di loro che scollinano senza troppe difficoltà i 20 punti. Sembrano esserci tutte le premesse per una vittoria esterna per gli Hornets, ma ultimamente con Porzingis non sembrano esserci certezze, se non quella che, dopo la partenza di Carmelo Anthony, il numero sei dei Knicks sembra avere tutta l’intenzione di competere per il premio individuale più ambito della lega. Al di là dei 28 punti in altrettanti minuti di gioco, il lettone ha il merito di mettere a segno la tripla del pareggio a 1 minuto e 48 secondi al termine della gara, completando una rimonta che ha portato i padroni di casa a recuperare i 13 punti di svantaggio accumulati nel corso dei primi 36 minuti di gara.
La cosa migliore per noi sarebbe arrivare ai Playoff. Se continuo a fare il mio dovere e la squadra continua a vincere, la ricompensa per i nostri sforzi non può che arrivare.
Obiettivi importanti per la franchigia di New York, stando alle parole del suo nuovo leader, che stanotte ha potuto contare anche sull’aiuto di Tim Hardaway Jr. (19 punti e 5 rimbalzi per lui) e di un Doug McDermott da 20 punti in uscita dalla panchina, validi per il suo nuovo season-high. Per quanto riguarda gli ospiti, resta l’amaro in bocca per una prestazione tutto sommato positiva: tra gli altri, segnaliamo i 21 punti messi a segno dal giovane Malik Monk, anche lui escluso dallo starting five al pari di McDermott.