Julius Randle è il sacrificato – insieme a Luol Deng – dell’inizio di regular season dei Los Angeles Lakers. L’ala grande ventitreenne, alla quarta stagione NBA, parte dalla panchina e sta faticando tantissimo a trovare minuti. Nella rotazione di Luke Walton Randle è la terza power forward, dietro al sorprendente Larry Nance Jr – al momento infortunato – e alla probabile steal of the Draft Kyle Kuzma. In queste ore si è parlato della possibilità che Randle venga scambiato, anche per alleggerire il monte-ingaggi dei Lakers in vista della prossima offseason.
AWAY FROM L.A.
Secondo Adrian Wojnarowski, i Gialloviola cercheranno di muovere Randle prima della trade deadline. L’ala sarà restricted free agent al termine della stagione in corso e Magic Johnson – presidente dei Lakers – non ha intenzione di rompere il salvadanaio per un giocatore considerato forte ma senza i crismi della star, tosto fisicamente – nonostante un’annata di debutto da una sola partita giocata – ma troppo old school per l’NBA ipercinetica di oggi.
Randle, dal canto suo, si è già lamentato per i pochi minuti concessi da Walton e probabilmente non vedrebbe di cattivo occhio un’eventuale trade con una squadra in grado di garantirgli un posto di alto profilo nella rotazione. L’ala, pur piena di limiti – vedi il 27% da tre in carriera – è uno dei giocatori più efficienti di questo inizio di regular season. In soli 18.8 minuti di media, e senza partenze in quintetto, sta mettendo a referto 11.5 punti, 6.3 rimbalzi, 1.7 assist e quasi 1 stoppata a partita, spesso dominando – a colpi di ganci e sederate – i secondi quintetti avversari.
I Lakers invece, come detto, puntano a liberare più spazio salariale possibile, per tentare di accaparrarsi una o due superstar nella offseason 2018. I giorni di Randle a LA parrebbero essere contati; a meno di ritorni di fiamma dell’ultim’ora, l’ex-Kentucky porterà i propri talenti altrove.
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