(5-6) Miami Heat 126 – 115 Phoenix Suns (4-8)
Non basta ai Phoenix Suns essersi liberati del “problema” Bledsoe per sperare in una svolta per la loro stagione. Agli ospiti basta giocare con costanza per ottenere una facile vittoria lontana da casa, mai messa in discussione in quanto avanti nel punteggio dal primo all’ultimo minuto. Gran parte del merito va a Goran Dragic, autore della migliore uscita stagionale (contro quella che fu la sua squadra) da 29 punti, 9 rimbalzi e 4 assist, e ad Hassan Whiteside, vero e proprio totem all’interno dell’area che ne mette a referto 23 conditi da 10 rimbalzi e 4 stoppate, di cui due consecutive in cui sprigiona tutto il suo atletismo a protezione del suo tabellone.
Curiosa la scelta di coach Spolestra di limitare la rotazione a soli 8 uomini, con Ellington, James Johnson e Olynyk che sono gli unici a svestire la tuta per dare il proprio contributo alla causa. JJ si dimostra il solito tuttofare (15-7-5), ma anche l’ex Boston (10+9) e il tiratore (15 punti, 4/9 da 3) riescono ad impattare ottimamente sul match.
Per i Phoenix Suns il solito, solissimo Devin Booker, lasciato a predicare pallacanestro in un deserto tecnico sconcertante e sempre più alfa ed omega della franchigia texana. Per lui ennesimo trentello, anche se con percentuali rivedibili dalla lunga distanza (1/6), e 6 assist. Il solo Mike James, vera sorpresa in questo inizio di stagione, riesce ad aiutarlo andando a finire con 18 punti mentre Josh Jackson, quarta scelta assoluta allo scorso draft, continua ad avere problemi al piano di sopra e finisce per giocare solamente 10 minuti impalpabili. I Suns sono alla quarta sconfitta consecutiva. #tanking.
Guarda i commenti
Questa vittoria è importante per i Celtics, al di là dello spessore degli avversari, perchè ottenuta senza Horford, praticamente senza Tatum e nonostante la prova un po' sottotono di Brown in attacco, che per una volta perde il confronto con la seconda scelta dell'anno scorso Ingram.
Ottimo Baynes, che dimostra di poter essere qualcosa di più di un solido rimbalzista e rim protector come ci aspettava e Marcus Morris, che ha compensato lo 0 su 7 da tre di Irving e lo 0 su 3 di Jaylen Brown, con un ottimo 3 su 6 dall'arco e 18 punti totali.
Costante l'apporto di Smart, Rozier e Theiss dalla panchina.
E' la dimostrazione che la difesa e la versatilità di Boston sono una garanzia al di là delle prestazioni dei singoli.
Irving, anche se ha sparacchiato da 3, ha dimostrato ancora una volta di poter prendere in mano le redini dell'attacco quando serve, dando anche spettacolo ed un po' alla volta, tra un recupero difensivo e un crossover da circo, sta entrando nel cuore dei tifosi biancoverdi.