(5-7) Indiana Pacers 97 – 114 Detroit Pistons (8-3)
A Detroit non si vuole smettere di sognare e si continuano a macinare vittorie in serie (6 nelle ultime 7 uscite), vittima designata della notte quegli Indiana Pacers che dopo un’inizio sprint ora accusano qualche passo falso di troppo. Non si dice troppo preoccupato coach Nate McMillan:
Tutto questo fa parte di un processo di crescita. Sapevamo che avremmo dovuto attraversare qualche momento difficile. Le cose cambiano in fretta, dobbiamo tirarci fuori da questa situazione giocando alla nostra maniera
Non che le cose si fossero subito messe male per gli ospiti, autori di una ottima partenza che li ha portati a condurre anche con più di dieci punti di vantaggio durante la seconda frazione. Tuttavia i Pistons hanno continuato a giocare la loro pallacanestro e aggiustando le statistiche al tiro hanno vinto il secondo quarto 33-22, chiudendo la prima metà di gara in vantaggio di 7 lunghezze sui Pacers (52-59).
In avvio di terza frazione il primo momento della svolta: i padroni di casa piazzano un parziale di 13-0 e prendono definitivamente il controllo della gara, trascinati da un Tobias Harris chirurgico dall’arco dei 3 punti (5/7 da 3 per lui a fine gara) e da un Andre Drummond autore dell’ennesima prestazione dominante da 14 punti e 21 rimbalzi, la 35esima in carriera da 20+ rimbalzi.
Gli Indiana Pacers provano a resistere al treno in corsa chiamato Pistons ma non rientrano mai sotto i 5 punti di svantaggio, cedendo definitivamente con un parziale di 8-0 nell’ultimo periodo. Per gli ospiti, orfani di Sabonis, ennesima prova importante di Victor Oladipo da 21 punti (ma 6 palle perse) mentre Turner si ferma solo a 8 punti dal campo venendo surclassato nello scontro diretto da Drummond.
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Questa vittoria è importante per i Celtics, al di là dello spessore degli avversari, perchè ottenuta senza Horford, praticamente senza Tatum e nonostante la prova un po' sottotono di Brown in attacco, che per una volta perde il confronto con la seconda scelta dell'anno scorso Ingram.
Ottimo Baynes, che dimostra di poter essere qualcosa di più di un solido rimbalzista e rim protector come ci aspettava e Marcus Morris, che ha compensato lo 0 su 7 da tre di Irving e lo 0 su 3 di Jaylen Brown, con un ottimo 3 su 6 dall'arco e 18 punti totali.
Costante l'apporto di Smart, Rozier e Theiss dalla panchina.
E' la dimostrazione che la difesa e la versatilità di Boston sono una garanzia al di là delle prestazioni dei singoli.
Irving, anche se ha sparacchiato da 3, ha dimostrato ancora una volta di poter prendere in mano le redini dell'attacco quando serve, dando anche spettacolo ed un po' alla volta, tra un recupero difensivo e un crossover da circo, sta entrando nel cuore dei tifosi biancoverdi.