Jason Kidd ha detto nelle scorse ore di non rivedersi, almeno per il momento, in Lonzo Ball. Le statistiche, però, danno ragione a chi accosta il figlio di LaVar all’attuale coach dei Milwaukee Bucks. Con 12 partite giocate in NBA, Lonzo ha cifre praticamente uguali a quelle di Kidd preso al medesimo stadio della carriera.
NEW KIDD IN TOWN
Ecco le stats dei due dopo 12 gare in NBA:
|
GS |
FG% |
3P% |
PTS |
REB |
AST |
STL |
TOV |
Kidd 1994-95 |
12 |
34.5 |
13.8 |
9.6 |
6.4 |
6.3 |
2.2 |
2.4 |
Ball 2017-18 |
12 |
29.2 |
22 |
8.9 |
6.4 |
6.9 |
1.2 |
2.5 |
Kidd segnava mezzo punto in più e rubava qualche pallone extra, Lonzo vince – di pochissimo – il confronto alla voce assist. Pessime percentuali per entrambi al tiro, con l’ex-superstar dei Nets (rookie però a Dallas) più preciso da 2 e l’attuale play dei Lakers che fa leggermente meglio da 3. Va detto, però, che il gioco dei Nineties non richiedeva a Kidd di essere pericoloso dall’arco, mentre oggi è impossibile pensare a un play titolare in NBA che non sia versato nell’arte della bomba dal perimetro.
Kidd, dopo un inizio titubante, è stato uno dei migliori giocatori NBA a cavallo tra la fine degli anni ’90 e l’inizio degli anni ’00. Lonzo, se vorrà anche solo avvicinarsi alla leggenda dei Nets, dovrà per prima cosa raddrizzare le percentuali dal campo, per poi pensare a espandere la propria consapevolezza e visione di gioco. Le basi sono ottime ma, soprattutto se si ha un padre ingombrante come LaVar alle spalle, non è facile far corrispondere aspettative e realtà.
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