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Jimmy Butler “Il nostro attacco non sarà mai un problema, è la difesa che deve migliorare”

Dopo una off-season così ricca era normale che ci fossero grandi aspettative sui Minnesota Timberwolves, specialmente sul nuovo arrivato Jimmy Butler; fin ora la classifica vede i T’Wolves al sesto posto della Western Conference con un record di 7-5, già un netto upgrade rispetto alle stagioni precedenti anche se ci sono ancora dei grandi miglioramenti da fare, soprattutto nella metà campo difensiva.

Proprio il 3 volte All Star e 3 volte membro del secondo quintetto difensivo NBA si è soffermato sui problemi della squadra dopo la sconfitta 118 a 110 contro i Phoenix Suns.

“L’attacco non è un problema, non lo sarà mai per tutta la durata della stagione. Non stiamo difendendo, è la nostra più grande difficoltà in questo momento, e finchè non sistemiamo la difesa subiremo molte altre partite di questo genere”.

Queste affermazioni seguono anche le critiche mosse a Butler in merito alle sue cifre offensive di gran lunga calate rispetto alla scorsa stagione (15,7 rispetto ai 24 punti a partita dell’ultimo anni a Chicago).

Ci sono anche i numeri a sostegno delle parole dell’ex giocatore di Marquette, infatti nonostante il record positivo di vittorie i Minnesota Timberwolves hanno una differenza negativa di -3 tra punti segnati e punti subiti, concedendo alle squadre avversarie la bellezza di 111.8 punti a partita, risultando la 27th difesa di tutta l’NBA , davanti solo ai disastrosi Cleveland Cavaliers e ai fanalini di coda Brooklyn Nets e Phoenix Suns.

Oltre ai punti concessi a partita, sono altre le statistiche che condannano la difesa di Minnesota: 27th per def.rating, 26th per punti concessi in area, nonostante la presenza di un giocatore come Karl Anthony Towns, e ultima per punti concessi in transizione. In seguito a queste prestazioni difensive è anche stato accusato Coach Thibedeau, nato come defensive coach, di aver abbandonato la sua predisposizione per questo fondamentale adagiandosi al talento del suo roster.

Sicuramente se c’è un giocatore che può aiutare a trasformare la mentalità difensiva della squadra, quello è Jimmy Butler, che già un paio di giorni fa ha specificato come non sia interessato alle proprie statistiche individuali (anche se sa di poter essere più incisivo offensivamente), ma solo alle prestazioni della squadra e alle vittorie.

Vista la competizione nella Western Conference di quest’anno, non c’è alcun dubbio che le possibilità di fare i playoff per i Minnesota Timberwolves passeranno dalla capacità di risolvere i loro problemi difensivi nel minor tempo possibile. 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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