È stato uno dei rebus difensivi per tutte le squadre che li hanno affrontati ai play off, per ultimi i Cleveland Cavaliers che non sono riusciti a trovare delle contro misure al terrificante Pick and Roll tra Stephen Curry e Kevin Durant.
Già ad inizio della scorsa stagione se ne parlava, delle infinite possibilità che si potevano creare da questa giocata, ma anche lì questa situazione venne tenuta nascosta per diversi mesi e poi mostrata a inizio Gennaio su richiesta dell’ex giocatore di Oklahoma City che dichiarò espressamente di voler giocare più pick and roll con il suo compagno.
Durante i playoff il gioco a due si dimostrò mortifero qualsiasi fossero le contro misure degli avversari. due in particolari le soluzioni con Durant come bloccante che si sono dimostrate “unstoppable”: sul cambio difensivo l’abilità di giocare in post di KD che nei playoff ha realizzato 1.31 punti per possesso in questa situazione piazzandosi 90.3 percentile nella lega;
l’altrà è la velocità con cui Durant slippa su un pick and roll, cioè finta di piazzare il blocco per il proprio compagno per poi con una sua falcata scivolare verso canestro o lungo la linea da tre punti evitando così la marcatura e rendendo difficile qualsiasi aiuto dal lato debole
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Ugualmente mortifero è il pick and roll giocato al contrario, con Curry come bloccante e Durant in posizione di 4 con il pallone in mano: in quel caso o sul cambio KD si porta il difensore in post basso vicino a canestro oppure sul pop di Curry (46% in situazione di spot up da tre punti) spesso arrivano le rotazioni e l’ex Davidson può innescare l’uomo lasciato libero, molto spesso un tiratore altrettanto mortifero (Klay Thompson 48%, Nick Young e McCaw 42%, Draymond Green 38%).
Con l’inizio della nuova stagione i Golden State Warriors sembrano voler mascherare nuovamente questa arma in loro possesso, dando spazio a diverse soluzioni per non rischiare di diventare monotematici, coinvolgendo maggiormente anche i nuovi arrivati come Omri Casspi e Nick Young oltre che il rookie Jordan Bell.
Anche lo stesso Stephen Curry è intervenuto sulla situazione pick and roll:
“Onestamente se volessimo farlo, potremmo eseguirlo in ogni azione e qualcosa di buono verrebbe fuori, ma non lo facciamo perché per come stiamo giocando ora in regular season non serve. Ovviamente sappiamo che è un’arma che abbiamo sempre nella nostra tasca, ma abbiamo dei nuovi giocatori e ancora non sappiamo quali possono essere tutte le varie opzioni con loro, ma tranquilli non l’abbiamo eliminato dalle nostre giocate”.
Gli avversari sono avvisati, chi si troverà di fronte i Warriors nella post season, ancora una volta, dovrà vedersela con il “pick and roll assault” di Stephen Curry e Kevin Durant.