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Isaiah Thomas non vede l’ora di tornare: “Sono sempre ripartito e migliorato”

I Cleveland Cavaliers, nonostante siano all’interno di una serie di 3 vittorie, sono stati tutto fuorché convincenti in questo inizio di regular season. Tolti LeBron James – soprannaturale come sempre – e Kevin Love – comunque ondivago – pochi giocatori del roster hanno dato l’impressione di “essere sul pezzo”. I nuovi – Derrick Rose, Dwyane Wade, Jae Crowder – stanno deludendo; i vecchi – Kyle Korver, Channing Frye – sembrano sempre più vecchi; i senatori – JR Smith, Tristan Thompson, Iman Shumpert – sono parsi fuori fase. Giungerà un messia a salvare la patria? Possibile; dipende dalle condizioni in cui Isaiah – nome biblico non a caso – Thomas tornerà dall’infortunio all’anca.

PIÙ FORTE DI PRIMA

Il folletto 28enne, che nel 2016-2017 ha lasciato di stucco la NBA giocando la propria miglior stagione ed entrando nel discorso per l’MVP (quasi 30 punti di media), è fuori dagli scorsi playoff e non dovrebbe tornare in campo prima dell’inizio dell’anno prossimo. Ma – come ha già dimostrato in lungo in largo bastonando i propri detrattori a colpi di miglioramenti continui e prestazioni stellari – vuole approfittare del momento difficile per trovare motivazioni per crescere ancora. Ne ha parlato in un’intervista con USA Today:

È la storia della mia carriera. Ogni volta che succede qualcosa di brutto, che apparentemente potrebbe stroncarmi, torno più forte di prima. Anche questa volta succederà la stessa cosa. 

E ancora:

Ormai ho accettato la considerazione che la gente ha di me. Dicono che sono troppo basso, che non sono un giocatore franchigia e che le mie squadre non possono andare fino in fondo, vincere. Ma io credo di aver provato alcune cose: sono arrivato all’All-Star Game e sono stato un candidato per la vittoria del titolo di MVP. Voglio ancora crescere e migliorarmi, ma sento di aver stabilizzato la mia posizione: sono uno dei migliori realizzatori al mondo, una delle guardie più forti in circolazione. Questi sono punti cardine da cui ripartire, per dimostrare ancora una volta, sul campo, che sono al livello dei più grandi al mondo.

I Cavs, se davvero Thomas tornerà in formato 30 punti – cosa comunque non semplice data l’entità dell’infortunio, non trascurabile – non aspettano altro.

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Pubblicato da
Elia Pasini

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