Dopo diverso tempo dalla sua partenza, Kevin Durant ha espresso alcune riflessioni sul suo addio a OKC.
Il giocatore degli Warriors ha ammesso che la reazione che hanno avuto i tifosi dei Thunders alla sua partenza lo ha lasciato davvero turbato. Dopo l’annuncio della sua decisione su The Players’ Tribune, infatti, i fans di OKC si sono accaniti contro di lui come quelli di Cleveland dopo la partenza di LeBron James per Miami.
Al di là di questo, però, ha confessato che guarderà sempre con affetto alle otto stagioni precedenti con la maglia di Oklahoma City.
In un’intervista per Ric Bucher di Bleacher Report, infatti, KD ha raccontato:
Quella cosa lì durerà per sempre. Quella cosa è davvero davvero più importante di un titolo. Io e la mia famiglia non abbiamo semplicemente cancellato questi otto anni a OKC. D.C. e OKC sono i luoghi dove siamo cresciuti- io, mia mamma e mio fratello.
Io sono OKC. Sono ancora OKC. Quel blu scorrerà sempre nelle mie vene. Questo posto mi ha fatto crescere. Ci sono un sacco di persone lì che si prenderebbero una pallottola per me e viceversa. Ma arriva un momento nella vita di un uomo giovane, come quando te ne vai dal college, o quando ti trasferisci in un’altra città per lavoro, in cui uno deve prendere le proprie decisioni. Devi fare la scelta che sia la migliore per te stesso e ti aspetti che le persone che ti amano di più capiscano.
Anche con i suoi ex compagni di squadra la situazione è un po’ tesa.
Con lo stesso Russell Westbrook che una volta Durant ha definito “come un fratello”, la rivalità è moltissima e l’MVP della scorsa stagione sembrava quasi voler aumentare nel pubblico l’avversione per KD.
Queste persone significano molto per me anche oggi.– ha ggiunto Durant.- Non importa se loro mi parlano o se sono arrabbiati con me. Che siano Sam Presti, Troy Weaver, Russell Westbrook o Nick Collison. Che siano Wilson Taylor o Clay Bennett e la sua famiglia. Io li amerò sempre dal profondo del mio cuore. Noi non parliamo, ma magari un giorno lo faremo.
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