(6-10) Utah Jazz 107 – 118 Brooklyn Nets (6-9)
L’assenza di Rudy Gobert continua a risultare pesantissima per gli Utah Jazz, alla terza sconfitta in fila e adesso lontani due partite dall’ottavo posto dei Grizzlies.
A far festa stavolta sono i Brooklyn Nets, che nella notte hanno però ricevuto la pessima notizia dell’intervento in artroscopia al ginocchio necessario a D’Angelo Russell, per il quale non sono ancora chiari i tempi di recupero.
Passando al campo, nel primo quarto i Nets entusiasmano il Barclays Center con una grande prova corale in attacco, andando in vantaggio per ben 39-25. Ai Jazz mancano il miglior difensore della squadra e anche Ricky Rubio, che in queste prime settimane di stagione era stato un vero e proprio generale in campo per i ragazzi di coach Snyder, e i soli Donovan Mitchell e Rodney Hood non riescono da soli a ribaltare la situazione:
Dopo il primo tempo, che finisce 65-49 per Brooklyn, Utah cerca di reagire nel terzo quarto, ma il parziale di 7-0 racimolato è solo un’illusione, con i Nets che riescono a mantenere le distanze e chiudono la partita sul 118-107.
Grande partita di un sempre più positivo Spencer Dinwiddie, che chiude con 25 punti, 5 rimbalzi e 8 assist, ben sostenuto dai 18 punti di Alla Crabbe e i 17 di DeMarre Carrol.
Per i Jazz, come detto, si salvano Rodney Hood (17) e Donovan Mitchell (15+7+8).
(5-9) Los Angeles Clippers 113 – 118 Cleveland Cavaliers (9-7)
Continua il periodo nerissimo dei Clippers, arrivati ormai alla settima sconfitta consecutiva e caduti fino al dodicesimo posto della Western Conference dopo un grande inizio di stagione.
Se di fronte poi c’è un LeBron James che sembra intenzionato a disputare la sua miglior regular season degli ultimi anni, le possibilità di fare risultato diminuiscono ulteriormente.
La due squadre, però, scorrono su binari più paralleli di quanto i rispettivi stati di forma facciano pensare, e nessuno dei quattro quarti finisce con uno scarto più alto di 3 punti. Deandre Jordan è in stato di grazie sotto canestro, raccoglie ben 22 rimbalzi (oltre a 20 punti segnati) e rende complicata la vita dei lunghi dei Cavs, mentre Blake Griffin (23+12+5) mette in campo la solita partita all-around in cui gestisce bene o male tutta la squadra. Per i Cavs, oltre a un LeBron James formato Space Jam (39 punti, 14 rimbalzi e 6 assist), ottimi gli apporti di Kevin Love (25 punti e 8 rimbalzi) e un finalmente continuo Dwyane Wade (23 punti con 11 rimbalzi e 5 assist), ma veramente poco dal resto della squadra.
Al termine di quattro quarti molto equilibrati, dunque, e conclusi sul 105 pari, i Cavs danno lo strappo decisivo durante l’over time, lo concludono 13-8 e portano a casa la quarta vittoria consecutiva.