(8-8) Philadelphia 76ers 116 – 124 Golden State Warriors (12-4)
La partita più bizzarra della settimana quella del Wells Fargo Center. Il primo quarto termina con un fantascientifico 47-28 per i Sixers, che vincono 27-24 pure il secondo e si ritrovano sul +22 all’intervallo. Nella terza frazione, Golden State dice basta e rifila 32 punti agli avversari, che non riusciranno più a ricucire lo strappo. I californiani pareggiano il più grande deficit all’intervallo rimontato nella propria storia: il 15 Febbraio 1988 si trovarono sotto 74-52 contro gli Spurs e vinsero 126-122. Segnarono 75 punti in 3 Ralph Sampson, Chris Mullin e Rod Higgins: era un’altra NBA.
Tornando al presente, Stephen Curry e Kevin Durant, ad un certo punto, hanno semplicemente iniziato a girare, la difesa all’improvviso si ricorda come piegarsi sulle ginocchia e il massacro del terzo quarto viene da sé. Praticamente stanno usando i primi tempi come parco giochi per accumulare svantaggio da recuperare poi nella ripresa, perché tanto sanno che recupereranno:
Steph finisce con 35 punti, 4 triple, 9 liberi a segno su 9 tentati (85 su 91 in stagione), 5 rimbalzi e 5 assist, mentre KD posta 27 punti e 5 rimbalzi. Nell’attesa di una reazione dei suoi, coach Kerr ha pescato a piene mani dalla propria panchina: hanno visto il campo da Omri Casspi a Kevon Looney, da McCaw a McGee. Alla solita prova totale di Draymond Green (8 punti, 8 assist, 7 rimbalzi, 2 stoppate, 1 rubata) si aggiunge un ottimo David West dalla panchina (14 punti con 8 tiri in momenti cruciali dell’ultimo periodo, più 7 rimbalzi). KT11 relativamente calmo (17 punti con 17 tiri), mentre Zaza Pachulia ha segnato 10 punti con 6 tiri. Solo 2 punti in 26′ di gioco l’amato ex Andre Iguodala.
Dopo un primo quarto lussureggiante, le polveri di Phila vanno via via bagnandosi. Non basta un Ben Simmons da 23 punti con 11 su 15 dal campo, 12 assist e 8 rimbalzi. Il ventello di Redick è accompagnato dal peggior Plus/Minus tra i suoi: l’ex Clippers ha giocato 37 minuti tirando 8 su 16 dal campo e 2 su 4 dall’arco. Partito nuovamente in quintetto, Dario Saric ha registrato una doppia doppia da 13 e 10. Fresco del nuovo contratto multi-milionario, Robert Covington ha segnato 20 punti con 5 su 11 dalla lunga distanza e 6 rimbalzi. Tra alti e bassi la prova di Joel Embiid: sì 21 punti e 8 rimbalzi, ma anche 9 errori dal campo e 5 palle perse. Coach Brett Brown ha ristretto le rotazioni a solo 8 uomini: tutto il quintetto titolare dei Sixers ha giocato un minimo di 33 minuti. Dalla panchina buona prova di Richaun Holmes (6 e 4 in 15′), mentre Timothe Luwawu-Cabarrot (11 punti con 12 tiri) deve aggiustare la mira.
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