(9-8) Indiana Pacers 120 – 95 Miami Heat (7-9)
Una sfida sulla carta equilibrata rimane tale solo per metà gara. Al rientro dagli spogliatoi, infatti, i Pacers premono il piede sull’acceleratore e sgasano, lasciando nella polvere i padroni di casa che, come già successo in altre occasioni, vivono un momento di blackout totale che, questa volta, gli costa una pesante sconfitta casalinga contro una diretta concorrente per l’accesso al tabellone dei playoff. Per i Pacers è la quarta vittoria nelle ultime cinque gare, la terza consecutiva in trasferta.
I protagonisti della straripante vittoria della franchigia di Indianapolis sono molteplici e sono tutti i volti da copertina rimasti ai Pacers dopo la partenza di Paul George in estate che si spartiscono i vari momenti della partita per brillare. La prima metà della gara (e soprattutto il primo quarto) ha come protagonista assoluto Myles Turner, autore finalmente una prestazione da unicorno di razza, che alla fine segna 25 punti (con 2/3 dall’arco) accompagnati da 7 rimbalzi e 4 assistenze.
La super partenza del #33 consente ai Pacers di andare al riposo lungo con 3 lunghezze di vantaggio. Un vantaggio destinato a diventare sempre più ampio e sempre meno colmabile dai padroni di casa in un terzo quarto aperto dall’impressionante parziale di 28-8 per gli ospiti, che taglia le gambe ai padroni di casa e rende il quarto periodo un lungo garbage time.
Importante la prestazione di Bogdanovic, cecchino strepitoso dalla lunga distanza (6/10), in grado di allargare le maglie difensive degli Heat con la sola presenza. Ne ha approfittato ampiamente Victor Oladipo che, dopo un primo tempo in sordina, si carica l’attacco nel terzo periodo e va a chiudere la gara con 15 punti a referto. Buone le prestazioni anche di Collison (12 punti e 10 assist), Joseph (11 + 5 assist) e Sabonis (8 + 10 rimbalzi).
Davvero pochi giocatori negli Heat sono degni di nota: ottimo l’impatto dalla panchina di Ellington (21 punti con il record personale di 7 triple realizzate), discreto quello di James Johnson (10 punti, 6 assistenze e 4 rimbalzi) mentre tra i titolari si salvano i soli Whiteside e Richardson, con 15 punti a testa. Con un rendimento del genere gli Heat rischiano di terminare la stagione prima del previsto.