(11-5) Detroit Pistons 100 – 97 Minnesota Timberwolves (10-6)
Mai mollare. Nemmeno in coda ad una partita che sembra ormai segnata. Probabilmente è questo il mantra che si sono imposti di rispettare i Pistons, che espugnano Minneapolis con un parziale finale di 16-7 (in un ultimo quarto vinto complessivamente 29-17) e agganciano nuovamente Toronto in seconda posizione ad Est. Lo fanno con una prestazione corale del quintetto base, tutto in doppia cifra e autore di 82 dei 100 punti complessivi segnati, che si appoggia senza paura sulle spalle larghissime di Drummond, alla dodicesima doppia-doppia stagionale da 20 punti e 16 rimbalzi.
L’uomo decisivo nel quarto periodo è, però, Reggie Jackson, capace di firmarne 6 punti consecutivi (sui suoi 16 complessivi con sole 11 conclusioni tentate) nel concitato finale per ribaltare una partita che sembrava ormai destinata a designare vittoriosi i padroni di casa.
Ottime le prestazioni anche di Tobias Harris e Avery Bradley, entrambi autori di 18 punti. menzione speciale per il primo che, nonostante litighi con il ferro per tutta la sera (6/16 complessivo, 2/7 da 3) rimane glaciale nel realizzare i due liberi della staffa all’ultimo secondo.
A Minnesota rimangono i rimpianti di non aver saputo gestire adeguatamente il vantaggio costruito nel terzo periodo cavalcando la ispiratissima serata al di Jimmy Buckets Butler. L’ex Bulls diventa protagonista nel bene e nel male per i giovani T’Wolves in questa partita.
Ad una statline impressionante (26 punti con sole 15 conclusioni, 10 rimbalzi, 4 assist e 5 rubate) fa da contraltare l’errore decisivo del libero del pareggio sul 98-97 e il successivo disperato tentativo finale. La quarta partita delle ultime cinque in cui ha scollinato quanto 20 punti non è però bastata a garantire la W ai T’Wolves. Andrew Wiggins si è dimostrato ancora una volta uno scorer di razza (24 punti) mentre Towns si rende autore dell’ennesima solida prestazione da 16 punti e 9 rimbalzi.