(3-11) Chicago Bulls 105 – 113 Phoenix Suns (7-11)
Non c’è pace per i Chicago Bulls. La franchigia che fu di MJ perde anche a Phoenix, impilando l’undicesima L su quattordici partite disputate fin qui e facendo un altro passettino verso l’obbiettivo stagionale, una scelta di primo livello al prossimo draft da affiancare allo strepitoso Lauri Markkanen, autore di un career-high da 26 punti (con 4 triple) e 13 rimbalzi e stella cometa a cui affidarsi per tentare di uscire dal pantano tecnico attuale dei Bulls.
Penso che Lauri sia stato fenomenale. Ma quando è libero noi dobbiamo dargli il pallone. Questa sera ci sono state occasioni in cui [sul cambio difensivo] si è ritrovato contro il piccolo e noi non lo abbiamo servito.
Parole e musica di coach Hoiberg, da subito grande sostenitore del finlandese. Accanto al prodotto di Arizona troviamo la solida doppia doppia di Robin Lopez (16+10) e un ottimo Kris Dunn da 17 punti, 6 rimbalzi e 6 assist in uscita dalla panchina.
Troppo poco per non uscire sconfitti dalla casa dei Phoenix Suns. Questi ultimi collezionano la settima vittoria stagionale e si issano ad un sorprendente (e momentaneo) undicesimo posto nella Western Conference, al di sopra di franchigie decisamente più quotate come le due di Los Angeles. Merito di un T.J. Warren extra lusso da 27 punti e 7 rimbalzi, tirando con il 65% dal campo e senza collezionare palle perse.
Il #12 in maglia Suns viene aiutato dalla splendida circolazione di palla messa in campo dalla sua squadra, che assiste 32 dei 45 canestri segnati, record stagionale. Leader di questa speciale classifica sono Devin Booker (6 assistenze per fare ammenda della serata storta al tiro, 5/15 dal campo per 15 punti) e il solidissimo Mike James (5 passaggi vincenti e 15 punti uscendo dalla panchina). I Bulls sono attesi a Los Angeles dai Lakers martedì mentre i Suns ospiteranno mercoledì i Bucks dell’ex Bledsoe.