Aaron Gordon
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Appena un anno fa, all’inizio della sua terza stagione nella Lega, guardando giocare Aaron Gordon si avvertiva spesso quella sensazione di incompiutezza che danno quei giocatori che non riescono a trovare la quadra definitiva per dimostrare appieno il loro talento, venendo etichettati per il resto della loro carriera come eterni incompiuti. Le cose, però, quest’anno sembrano essere diverse: dai 12.7 punti e 5.1 rimbalzi della scorsa stagione, l’ala dei Magic ora registra 18 punti e 8,1 rimbalzi a serata. Ma il miglioramento più eclatante è il tiro da tre punti, suo tallone d’Achille – il dato migliore è il 29.6% con cui ha chiuso la stagione 2015-16: nelle prime 16 partite sta segnando con un ottimo 42%.
Il motivo di questo miglioramento è da ricercare nel cambio di posizione, già sperimentato per la verità a partire dallo scorso All-Star break. Da Small Forward Gordon è passato ad essere la Power Forward titolare degli Orlando Magic, suo ruolo naturale. I risultati di questa semplice mossa si stanno rivelando efficaci e uno dei principali motivi del buon avvio di stagione dei Magic.