Memphis Grizzlies

Marc Gasol frustrato per non aver giocato nell’ultimo quarto contro i Nets

Non è sicuramente un periodo facile per i Memphis Grizzlies che nella serata di ieri hanno collezionato l’ottava sconfitta consecutiva, perdendo in casa contro i Brooklyn Nets 99-88. Il più scontento nel post partita era sicuramente Marc Gasol, che oltre alla frustrazione dovuta al risultato, ha avuto anche da ridire sulla sua gestione da parte dell’allenatore David Fizdale, colpevole secondo il catalano di averlo tenuto in panchina inspiegabilmente in tutto il 4th quarto mentre la squadra tentava di recuperare la partita dopo il parziale di 32-18 rimediato nel terzo quarto.

Piuttosto esplicite e dirette le dichiarazioni nel post partita del centro catalano, assolutamente non solito ad esternazioni di questo genere:

“Non mi è piaciuto neanche un po’. Sono molto più arrabbiato di quanto io faccia vedere, è normale sono un agonista e odio non giocare. Ma per il bene della squadra e per la mia posizione devo mostrare leadership, quindi continuerò a lavorare e a dare il massimo”.

Subito pronta la risposta di Coach Fizdale che ha rassicurato i media sul fatto che la sua scelta non fosse un messaggio diretto a Marc Gasol:

“Ne parleremo se sarà necessario, ma è stata semplicemente una decisione di gioco, non ho niente contro di lui. Sto cercando di vincere una partita, sono disperato e mi sono preso un rischio. Come molto spesso accade, quando ti prendi un rischio c’è la possibilità di scontentare uno o due giocatori, fa parte del mio lavoro.”

La situazione è davvero critica per i Memphis Grizzlies che si trovano ora al 12esimo posto con il record di 7 vinte e 12 perse e non vedono neanche avvicinarsi il rientro della loro Point Guard titolare Mike Conley, out dal 13 novembre per un problema al tendine d’achille e che secondo il proprio allenatore ne avrà ancora per alcune settimane.

La speranza di Coach Fizdale, che sta cercando di mischiare un po’ le carte cambiando le rotazioni (vedi la presenza di Parsons in quintetto e un maggiore minutaggio per Ben MacLemore), è di uscire il prima possibile da questo momento di crisi in modo da non perdere terreno dalla zona playoff perché, in una Western Conference così competitiva, da un certo momento in poi potrebbe diventare davvero difficile recuperare terreno.

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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