(10-9) Miami Heat 100 – 93 Chicago Bulls (3-15)
Nonostante la partenza disastrosa, 7 punti nel primo quarto contro i 13 degli avversari, record all time in negativo della franchigia, gli Heat matano sul parquet di casa i non irresistibili Chicago Bulls guidati dalla propria panchina. Sono infatti le riserve a capitanare la riscossa degli ospiti, alla ricerca della decima W stagionale per rimanere all’interno del gruppo playoff, tanto da meritarsi una menzione speciale di coach Spolestra a fine gara:
Loro [i ragazzi in panchina] hanno ispirato tutto il team. Avevamo bisogno di una energia particolare e loro hanno saputo darcela, non solo nel quarto quarto ma anche nel secondo. Hanno saputo cambiare l’inerzia e ci hanno riportato dentro [la partita].
Saranno 54 i punti alla fine della gara arrivati da coloro che non facevano parte del quintetto base, suddivisi piuttosto equamente tra James Johnson (15, con 7 rimbalzi e 6 assist), Ellington (19, 5/8 da 3 punti), Olynyk e Tyler Johnson (10). Tra i titolari solamente Dragic si conferma ad un livello eccellente (24 punti con il 63% dal campo e 3 assist, con cui si piazza al nono posto tra gli Heat per numero di assistenze) mentre opaca è la prestazione di Whiteside, nonostante sia andato ad un passo dalla doppia doppia (11+9), e degli altri titolari. Con questa vittoria coach Spolestra arriva a quota 450, un traguardo ragguardevole per un allenatore ancora giovane.
Se i Bulls hanno cullato per almeno tre frazioni il sogno di portarsi a casa la quarta W stagionale gran parte del merito va ad un Denzel Valentine, sophomore sempre più in grado di incidere al piano di sopra, che filtra con la tripla doppia chiudendo con 14 punti, 13 rimbalzi, 7 assistenze e solamente due turnovers. Tra le fila della franchigia sei volte campione NBA spicca la grande partita in uscita dalla panchina di Jerian Grant (24 punti, con 3/4 da 3 punti) e la solida doppia doppia di Lauri Markkanen da 11 punti e 10 carambole. Sprazzi di giovani talenti preziosi in un ambiente in piena ricostruzione.