Probabilmente ha ragione John Wall nel dire che l’invadente figura paterna sta rendendo Lonzo Ball un bersaglio facile.
Tuttavia, se si lascia da parte per un attimo il buon LaVar, va detto che il ragazzo che ha in mano le redini dei Los Angeles Lakers del futuro ha già saputo guadagnarsi il rispetto di alcuni illustri colleghi: è il caso di Stephen Curry e Kevin Durant. I due, prima di affrontare i gialloviola, hanno voluto lanciare un messaggio ai microfoni di Chris Haynes di ESPN:
[Lonzo Ball] è un rookie e avrà i suoi alti e bassi, come tutti. È tutta un’esperienza di apprendimento, che tu sia sponsorizzato o meno. Si tratta di cercare la strada e sentirsi a proprio agio.
Ho sempre detto che è un gran talento — ha aggiunto Curry. Penso ami giocare a pallacanestro e quindi saprà affrontare [tutto questo] e [potrà] avere una grande carriera. Spero non mi abbiate giudicato dopo le prime 20 partite in carriera. Non è il primo ragazzo su cui [la gente] in piccionaia vuole intervenire dicendo come deve giocare.
Kevin Durant ha posto l’accento sul peso delle aspettative sulle spalle del primogenito dei Ball:
Ha 19 anni? Qualsiasi ragazzo di 19 anni passa attraverso queste cose tra i pro. Il suo problema è che è a L.A., dove gli occhi e le attenzioni di tutti sono su di lui. Sta giocando come dovrebbe fare mentre impara e dovrà essere capace di adattarsi in corsa.
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