Quando i Golden State Warriors acquistarono letteralmente Jordan Bell dai Chicago Bulls per 3 milioni di dollari, la reazione degli addetti ai lavori NBA fu che con questa mossa i campioni in carica si fossero assicurati il degno erede di Draymond Grenn.
Rileggendo questa operazione a posteriori, sembra proprio che il gioco ne sia valso la candela, dati i risultati ottenuti fino a questo momento dal rookie.
In un roster ingolfato da futuri Hall of Famer, il prodotto californiano ha saputo poco alla volta ritagliarsi uno spazio importante nelle rotazioni di Steve Kerr, fino a divenire una delle assi portanti della sua difesa.
Queste sue qualità hanno portato ad una maggiore collaborazione con colui che a tutti gli effetti sembra essere divenuto il suo mentore, Draymond Green.
Come riportato dallo stesso Steve Kerr, il feeling tra i due giocatori sembra poggiare su solide basi.
Draymond ha preso particolarmente a cuore la crescita del ragazzo. E’ divenuto il suo maestro e carnefice simultaneamente.
In questa stagione, Jordan Bell in poco più di dieci minuti per gara ha collezionato una media di 4 punti, una stoppata e 3 rimbalzi.
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