Charlotte Hornets (9-13) – Orlando Magic (10-15) 104-94
Torna Kemba Walker, tornano a vincere gli Hornets. La squadra forse più dipendente dalla propria stella nell’intero panorama NBA affronta degli Orlando Magic in back-to-back (il team di Vogel arriva da una vittoria 105-100 sui Knicks).
Charlotte scappa via nel primo tempo, chiudendo sul 54-45, trainata da 13 punti di Kemba e 11 di Frank Kaminsky. I Magic riescono a chiudere il gap nel terzo quarto, portandosi sul -1 e dando la sensazione di aver girato il flusso della partita. Nella frazione conclusiva – complice pure un tecnico scellerato di Marreese Speights che contribuisce a regalare 6 punti in un amen agli avversari – gli Hornets riescono invece a lanciarsi di nuovo in fuga e a chiudere la gara. Merito, soprattutto, di un’eccellente serata a rimbalzo, certificata dal dominio 52-40 sotto le plance e da un Dwight Howard (12 punti e 9 carambole) che si issa al 19esimo posto solitario nella classifica all-time di categoria. Top-scorer di serata è, manco a dirlo, Walker, che segna 29 punti con 16 economici tiri (il 14-14 ai liberi è l’ennesima conferma della pessima predisposizione dei lunghi Magic a contenere gli slasher avversari). A Orlando non basta una discreta prestazione corale del quintetto (Fournier 18 punti, Simmons 15+6 rimbalzi, Gordon 14+6 rimbalzi, Payton 11+7 assist, Vucevic 10+8 rimbalzi+5 assist). Gli Hornets superano proprio i Magic nella classifica della Eastern Conference, centrando la undicesima posizione.
Indiana Pacers (13-11) – New York Knicks (11-12) 115-97
Non c’è storia alla Bankers Life Fieldhouse, coi Pacers che spazzano via i Knicks con un’ottima prestazione corale (7 giocatori in doppia cifra). Indiana gioca a un ritmo forsennato (31 punti in contropiede, record stagionale) e approfitta dell’assenza di Kristaps Porzingis e Tim Hardaway Jr in casa NY. La partita termina de facto già a inizio quarta frazione, coi Pacers in vantaggio 95-65 che possono permettersi di far riposare i titolari e di dare il via a un interminabile garbage time.
L’ultimo quarto diventa così il regno di Willy Hernangomez (14 punti e 10 carambole, miglior realizzatore e rimbalzista dei Knicks), che ha una delle poche occasioni stagionali per mettersi in mostra. L’ultimo parziale, 32-20 pro-Knicks, è del tutto simbolico. MVP della partita è un efficientissimo Thaddeus Young, che chiude con 20 punti e 9-11 al tiro. Bene anche Bogdanovic (19) e Oladipo (16). Nelle fila di NY deludono tutti, soprattutto Kanter (7 punti) e Jarrett Jack (2). Il dominio Pacers è tutto nelle percentuali da tre: 11-26 e 42% per Indiana; 6-23 e 26% per i Knicks.
Coach Jeff Hornacek non ha molto da aggiungere:
Indiana ha semplicemente giocato meglio. Hanno messo in campo molta più energia di noi.
Pacers settimi a Est, Knicks noni.