Joackim Noah ha giocato a malapena da quando è rientrato, quasi un mese fa, dalla squalifica che gli era stata comminata nella scorsa stagione ma nonostante questo, scrive Marc Bergman del New York Post, i New York Knicks non sembrano intenzionati a concedergli un buyout.
L’ex Chicago Bulls è sceso in campo solo in due occasioni in questa stagione (per un totale di 11 minuti) per un totale di 48 partite da quando, nell’estate del 2016, ha firmato coi Knicks un accordo quadriennale dal valore di 72 milioni di dollari. Noah ha ancora due anni di contratto per un valore complessivo di oltre 37 milioni: cifra che lo rende praticamente impossibile da scambiare.
Il GM dei Knicks Scott Perry però rimane un sostenitore del francese tanto da affermare che:
“Mi piace avere alcuni veterani in rosa che aiutino la nostra giovane squadra. La sua esperienza ci è molto utile nello spogliatoio e sono felice che sia con noi. Sta facendo tutto quello che gli viene chiesto e sono sicuro che prima o poi arriverà il suo momento anche per contribuire sul campo”.
Noah si è assunto la totale responsabilità riguardo la sua situazione attuale ma l’ex Campione NCAA con i Florida Gators si è detto entusiasta di ripartire dall’inizio e di essere sempre a disposizione della squadra e del coach quando questi avranno bisogno di lui. Queste le sue dichiarazioni in una recente intervista rilasciata proprio al New York Post.
“Sono sempre stato un uomo squadra e questo non cambierà mai. Supporto tutti i miei compagni di squadra, non mi importa della mia situazione personale. Ho fatto i miei errori ma vengo dal basso, so come ripartire. Adesso sto bene, mi sento in salute e ogni volta che verrà chiamato il mio numero sarò pronto a dare il mio contributo”