(19-8) San Antonio Spurs 104-101 Phoenix Suns (9-19)
Non hanno vita facile gli Spurs sul campo di una Phoenix tutt’altro che arrendevole, e la vittoria – per la banda di Popovich – arriva solo al termine di una partita molto tirata e con un margine nient’affatto considerevole. Dopo infatti un primo tempo in totale controllo chiuso con 13 lunghezze di vantaggio (52-39), i texani abbassano la guardia nel secondo tempo consentendo ai Suns di mettere a segno due quarti da 62 punti complessivi che annullano lo svantaggio accumulato nei primi 12 minuti di gioco. Mancano infatti 4 minuti scarsi al termine della partita quando T.J Warren (24 punti complessivi) segna la tripla che fissa il punteggio in parità (94-94). Da quel momento comincia poi una guerra fatta di colpi su colpi che a poco più di un minuto dalla sirena vede i Suns mettere la testa avanti dopo una palla persa da Mills e la bimane in transizione di Chriss. Da questo momento fa tutto Josh Jackson: prima sbaglia un libero fondamentale che avrebbe permesso ai suoi di mettere un possesso lungo di distanza, poi si perde Forbes sulla giocata che determina la partita. Assist di Mills, il rookie è in ritardo, vantaggio Spurs. A Mike James viene affidato l’onere di prendersi l’ultimo tiro: onere che però sbatte sul primo ferro, regalando la vittoria alla banda di Popovich. Da registrare le buone prove di Aldridge (20+9) e Mills in uscita dalla panchina (20 punti con 7 su 11 al tiro).
(12-13) Oklahoma City Thunder 102-101 Memphis Grizzlies (8-18)
Battono finalmente un colpo anche in trasferta gli Oklahoma City Thunder che – seppur ancora privi di Paul George – riscattano la brutta sconfitta subita in terra messicana ad opera dei Brooklyn Nets andando a vincere (con immane sofferenza) sul campo dei Memphis Grizzilies al termine di un tempo supplementare. E pensare che l’inizio era stato a dir poco disastroso, con una difesa colabrodo che permetteva ad un attacco non eccezionale di mettere a segno 34 punti e di chiudere la prima frazione con ben 15 punti di vantaggio(che poi diventeranno anche 20 qualche minuto dopo). Da qui inizia la lenta risalita della squadra di coach Donovan, che nel secondo tempo stringe le maglie in difesa limitando Memphis a soli 37 punti in 2 quarti, con il terzo chiuso solo con 9 punti subiti. Il quarto quarto è poi qualcosa di sublime: un botta e risposta continuo nel quale non c’è mai spazio per alcun parziale, e che porta le due squadra agganciate a pochi secondi dal termine della gara. Cinque secondi, ed è il finimondo: due liberi (molto dubbi) concessi a Gasol sul 92-90 per i Thunder concedono a Memphis la possibilità di riportarsi in parità a 4 secondi dal termine. Gasol segna il primo ma sbaglia il secondo, con il rimbalzo che però finisce nelle mani di Tyreke Evans che subisce fallo e vola in lunetta con la possibilità di chiudere la partita. Il primo libero, però si stampa sul ferro, il secondo va dentro, overtime.
Ecco qui gli eroi che non ti aspetti dove non te li aspetti. Prima due triple pesantissime di Abrines permettono ai Thunder di rimanere agganciati ai Grizz sul 98-98. Poi, una giocata difensiva straordinaria di Melo dopo i 4 punti consecutivi di Westbrook preclude ad Evans il tiro finale e la possibilità di vincere la partita. Vittoria Thunder 102-101, solita tripla doppia per Westbrook(20+11+14), soliti 20+ per Anthony, assolutamente inaspettati 20 punti per Abrines. Dall’altra parte invece non bastano i 22 punti di Gasol e i 29+13+5 di un Evans per il quale iniziamo ad aver finito le parole.