In questa stagione LeBron James appare in forma davvero smagliante. Condizione fisica ancor più sorprendente se si considera il chilometraggio e logorio cui sottopone il proprio corpo da quindici stagioni a questa parte (attualmente 24º posto All-Time per minuti giocati in carriera).
Nella puntata odierna del Road Trippin’ Podcast, a cura di Richard Jefferson e Channing Frye, il #23 dei Cavs ha lanciato un messaggio forte di consapevolezza:
Potrei fermarmi adesso ed essere uno dei migliori ad aver mai giocato. Potrei fermarmi ora. Seriamente. Lasciare questo podcast istantaneamente, volare a casa, stare con la mia famiglia. […] Se vado avanti è perché lo devo alle persone. Lo devo a chi è finalmente in grado di capire il gioco della pallacanestro, lo devo a quel bambino. È così. Fino a che non ce la farò più, devo insegnargli che è questo il modo giusto per giocare, con amore, passione, impegno.[…]
Tutti si fanno prendere dalla [questione] vittorie e sconfitte, e ovviamente fa parte del business per vincere. Lo comprendo. Io voglio vincere. Non posso non farlo, mi fa diventare matto. In fin dei conti, la tua dedizione, la passione, l’amore per il gioco […] [tutto ciò] creerà questa cultura.
LeBron James: quando la perfezione è solo il punto di partenza