E’ trascorso già un anno dalla prematura scomparsa di Craig Sager, sicuramente il più amato ed eccentrico reporter ad aver mai calcato un parquet di pallacanestro. E quale luogo migliore poteva esserci per ricordarlo, se non il Toyota Center di Houston?
Già perchè Sager, morto a 65 anni a causa di una brutta leucemia contro la quale combatteva dal 2014, aveva passato gli ultimi mesi proprio a Houston per affrontare alcuni trattamenti medici che però, purtroppo, non hanno impedito alla malattia di portarselo via.
“E’ una battaglia contro un qualcosa di cui siamo tutti consapevoli,”
ha affermato coach D’Antoni, che lo scorso Ottobre ha perso il padre Lewis per lo stesso motivo.
“Craig era un grande amico e significa molto per il mondo del basket.”
I Rockets dunque, hanno ospitato la moglie di Craig, Stacy, e numerosi amici e parenti durante il derby della notte contro gli Spurs, ricordandolo tramite un bellissimo video tributo durante il primo quarto di gioco e con una donazione di 25.000 dollari alla Fondazione “SagerStrong”, somma interamente devoluta da parte di Mike D’Antoni e moglie. Inoltre, altri 5.000 dollari sono stati devoluti alla Fondazione dopo che la piccola Riley Sager (figlia di Craig) ha messo a segno un tiro libero, grazie alla campagna “First shot” istituita da Fertitta, proprietario onorario dei Rockets.
“Non era solo un’icona che tutti vedevano in TV, la sua personalità e i suoi vestiti bizzarri erano solo una piccola parte di lui,”
ha voluto aggiungere coach Gregg Popovich, grandissimo amico di Sager.
“Tutti noi abbiamo potuto conoscerlo in modo più intimo e personale, per questo sarà sempre nei nostri ricordi. Quando perdi un amico del genere, non puoi dimenticarlo. Per questo le squadre, insieme, hanno fatto quello che era giusto per provare a ricambiare l’amore che tutti nutrivamo per lui.”
