Nella vita di uno sportivo, soprattutto di un cestista, una volta superati i 30 anni il sentiero volge al tramonto. Le articolazioni soffrono gli anni di abusi, caricate fino all’invero simile per raggiungere le vette più alte, o almeno provarci. Il tono muscolare non dà più quella sensazione di onnipotenza tipica della “gioventù”. La velocità di esecuzione dei movimenti si riduce per forza di cose. Questo è quello che in genere siamo portati a pensare ed a vedere.
LeBron James il 30 Dicembre compirà 33 anni ed esiste ancora una sola parola per descriverlo, sempre la stessa: dominante.
Il nativo di Akron sta attraversando un periodo di forma smagliante e continua a dominare i parquet degli States. Ultima ciliegina è la performance di questa notte dove nella vittoria contro gli Utah Jazz LBJ per la terza volta nelle ultime quattro partite chiude in tripla doppia e arriva a quota 60 scavalcando Larry Bird nella classifica di specialità. Prima di questo match ha parlato ai microfoni di ESPN sull’importanza dei premi individuali e sulla sua attuale condizione, un veterano con il fisico di un ragazzo:
Il successo della squadra è sempre al primo posto, ma se sei in grado di conseguire alcuni premi o risultati individuali vuol dire molto. Mi sento bene. Questo è il mio quindicesimo anno, ma è uno degli anni migliori che ho avuto fin qui per come mi sento e voglio continuare con queste sensazioni. Voglio tentare di rompere gli schemi per la prossima generazione. Quindi togliti dalla testa il discorso “Ok, superi il tuo apice quando superi i 31 oppure superi il tuo periodo migliore una volta raggiunto il dodicesimo anno di carriera o qualunque altro sia il tuo caso”.
Spero di poter rompere gli schemi, così quando arriverà il prossimo, potrà comunque ottenere $ 200 o $ 300 milioni e avere 33 anni. Sono serio. Voi ridete ma sono serio. Sto cercando di superare questo limite. Non soltanto per me, ma anche per le future generazioni… Avrò 33 anni fra 15 giorni. Questa è la mia quindicesima stagione e non mi sono mai sentito meglio in tutta la mia carriera. Voglio tutto.
Poi alla domanda postagli riguardo la possibilità che un altro giocatore possa essere dominante come lui a 33 anni il futuro Hall of Famer risponde con un sorriso malizioso:
Dominante come me? [pausa sorniona]. Vedremo. Vedremo. Ascolta io voglio andare oltre i limiti, abbattere gli stereotipi riguardanti questa cosa dell’apice della carriera. So che quello che sto facendo non è usuale nella storia del gioco, soprattutto alla mia età. Si guardano i minuti che ho giocato e le finali consecutive che ho disputato, solo un bilancio del mio corpo non è ancora stato fatto. Quindi se c’è un ragazzo che può avere un grosso impatto su questa lega può avere 10, 12, o 15 anni. Io sono stato abbastanza fortunato a cominciare il mio viaggio molto prima rispetto ad altri. Chi lo sa, l’ammissibilità al draft potrebbe cambiare. Abbiamo parlato ovviamente con la NCAA per vedere se la regola potrebbe cambiare permettendo ai ragazzi delle scuole superiori di approdare nella lega in anticipo. Vedremo. Ma sono stato fortunato a fare grandi cose.