(14-16) Utah Jazz 100 – 109 Cleveland Cavaliers (22-8)
La marcia regale di LeBron James sembra non volersi arrestare e continua imperterrita a seminare panico e distruzione tra le malcapitate franchigie che vengono ospitate alla Q Arena di Cleveland (11 vittoria consecutiva interna). Per la terza volta nelle ultime quattro partite il Re chiude in tripla doppia e arriva a quota 60 scavalcando Larry Bird nella classifica di specialità. 29 punti, 11 rimbalzi e 10 assistenze recita il tabellino di James, che a quasi 33 anni è ancora in grado di chiudere al ferro con questa prepotenza, con la mano debole.
I Cavaliers hanno controllato mentalmente la gara dall’inizio alla fine, non staccando mai le mani del manubrio anche se non sono mai riusciti a scrollarsi di dosso la fastidiosa presenza dei resilienti Utah Jazz, presentatisi al cospetto dei vice-campioni in carica senza Gobert e Favors ma pieni di voglia di giocarsi la partita fino in fondo. Gran parte del merito va a Donovan Mitchell, autore dell’ennesima prova maiuscola da 26 punti con un eccellente 11/16 dal campo e unico in doppia cifra nel quintetto base dei mormoni.