Oklahoma City Thunder

Melo: “Non abbiamo mai avuto problemi di affiatamento ad OKC”

L’inizio di stagione degli Oklahoma City Thunder è stato senza dubbio uno dei più deludenti dell’intera lega.

Gli occhi di tutti, tifosi e non, erano puntati sui nuovi Big Three ad Ovest, Russell Westbrook, Paul George e Carmelo Anthony, che avrebbero dovuto dare vita ad una squadra in grado di combattere per le Finals in una conference tutt’altro che semplice.

La realtà dei fatti è invece parecchio diversa, i Thunder si trovano oggi, dopo 2 mesi di regular season, ottavi ad Ovest, attaccati all’ultimo posto disponibile per i Playoff e con un record di 14-15. Ci sono senza dubbio dei problemi da risolvere per coach Donovan ma, secondo Carmelo Anthony, l’affiatamento non è uno di questi.

Intervistato da Royce Young di ESPN, infatti, l’ex New York Knicks ha voluto sottolineare come giocare con altri due campioni del calibro di Westbrook e George non sia assolutamente un problema e anzi, sia un lato positivo della sua esperienza ad OKC:

Non abbiamo mai avuto problemi di affiatamento. Ci piace e ci divertiamo a giocare insieme. Non è mai stato un problema di affiatamento. Dobbiamo solo capire come risolvere i nostri problemi, ma non ci sono mai stati problemi di affiatamento con il gruppo. Abbiamo tutti abbracciato la causa da quando siamo arrivati e sapevamo che sarebbe stata un’avventura difficile, ma siamo pronti a continuarla.

I problemi principali di OKC li si possono trovare nelle statistiche offensive: nonostante 3 primi violini del calibro di Westbrook, PG13 e Melo, infatti, la squadra è ultima nella lega per numero di passaggi a partita, 25esima come offensive rating e i tre membri dei Big Three sono ultimi nella percentuale dal campo tra i giocatori con più di 15 tiri a partita.

Nonostante sia evidente che manchi ancora quella coesione che è necessaria per far girare al meglio una squadra, comunque, nessuno ad Oklahoma City sembra essere particolarmente preoccupato delle difficoltà del momento mentre tutti sembrano essere concentrati su un piano più ampio che richiede tempo per essere attuato.

Questa è sicuramente una situazione diversa rispetto a quella di New York – conclude Anthony – Devo accettarlo. Ci sto lavorando ogni giorno in modo che il mio ruolo nella squadra diventi quello di cui abbiamo bisogno per vincere. Ma sia io che la squadra siamo concentrati sul progetto, non siamo preoccupati.

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Pubblicato da
Jacopo Cigoli

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