Il massimo riconoscimento alla carriera di un giocatore NBA è quasi sicuramente l’inclusione nella Hall of Fame: un risultato che riconosce anni di sudore e migliaia di ore passate in palestra, capace di regalare quasi l’immortalità, inscrivendo per sempre il suo nome sui libri di storia della pallacanestro.
Alcuni giocatori sono anche stati capaci di stabilire un legame unico con i tifosi e con la città per la quale hanno giocato, tanto da venire accreditati da molti di loro quasi come “eroi” della palla a spicchi per i traguardi raggiunti con la loro squadra del cuore. Tant’è che alcuni di questi atleti sono stati onorati con una statua: un riconoscimento dall’alto valore morale, un simbolo di profondo rispetto e di ringraziamento per una persona che ha reso famosi nel mondo il nome della città e quello della squadra.
In ragione della loro esclusività e di questo rapporto fra città e giocatore piuttosto difficile da instaurare, in più di settant’anni di storia NBA solamente una ventina di giocatori hanno avuto l’onore di essere raffigurati su una scultura in bronzo; con questo articolo, vediamo insieme di chi si tratta.
Magic Johnson
Iniziamo quindi dalla statua di Magic Johnson, realizzata nel 2003 e apposta di fronte allo Staple Center di Los Angeles. La postura in cui è stato raffigurato è un omaggio al suo marchio di fabbrica, il passaggio in no-look: Magic cominciava spesso l’azione guidando i suoi compagni con diversi gesti, salvo poi stravolgere tutto con passaggi eseguiti volgendo lo sguardo in una direzione opposta per sorprendere gli avversari.
Credits to fineartamerica.com
Magic può vantare una seconda statua in suo onore: infatti, dello stesso anno è anche Always a Champion, il monumento eretto di fronte al Breslin Center di East Lansing, casa dei Michigan State Spartans della NCAA. Con loro, Johnson vinse proprio il titolo collegiale nel 1979.