(16-14) Denver Nuggets 94-95 Oklahoma City Thunder (15-15)
Ricordate quella partita in cui, sul finire della scorsa regular season, Westbrook distrusse i Nuggets di pura cattiveria? Ecco, stanotte una cosa simile: RW0 segna 16 dei suoi 38 punti (massimo in stagione) nell’ultimo periodo, incluso un libero decisivo con due spicci rimasti sul cronometro. La buona notizia per Denver è che, nonostante le assenze di Mudiay e Millsap (e un Jokic a mezzo servizio) la squadra è rimasta in partita. La cattiva è che ad OKC mancava Steven Adams (lieve commozione celebrale rimediata contro Philadelphia) e Carmelo Anthony e Paul George hanno segnato un totale di 12 punti tirando 5 su 19 dal campo e 1 su 9 dall’arco.
“La mano di Russ era calda stasera.”
conferma PG13 a fine gara. Westbrook, si sa, non ha problemi a caricarsi tutto il peso di un attacco sulle spalle: 28 tentativi dal campo, 7 liberi, 9 rimbalzi, 6 assist, 3 rubate e altrettante palle gettate al vento. Il tabellino Russ lo sporca sempre. OKC ha tirato quasi col 50% dal campo, ma non arriva al 30% da 3. Da segnalare un ottimo 3 su 3 da 3 per Alex Abrines in uscita dalla panchina, oltre che alla solida prova del centro di riserva Dakari Johnson (4 su 4 dal campo per 8 punti). Solo 13 gli assist di squadra per OKC.
Le percentuali dei Nuggets sono malamente sporcate da uno 0 su 8 di Will Barton dall’arco. Il prodotto di Memphis University ha tirato 2 su 15 dal campo, non contribuendo a lenire la giornata ondivaga al tiro per Gary Harris, arrivato a 17 punti solo prendendosi altrettante conclusioni. Sfiorano la doppia-doppia tutti e 4 i lunghi dei Nuggets: 9+10 per Wilson Chandler, 7 punti e 9 rimbalzi per Mason Plumlee, 15 e 9 per Trey Lyles, 13+9 per Nikola Jokic, occasionalmente partito dalla panchina.
Tanti piccoli dettagli sono costati ai Nuggets una partita che sperano non dover rimpiangere in futuro.
(11-19) Charlotte Hornets 109-91 New York Knicks (16-14)
Partita senza storia quella dello Spectrum Center. Avanti 60-42 alla sosta lunga, i padroni di casa hanno tenuto a bada dei Knicks privi di Kristaps Porzingis e Tim Hardaway Jr. per portare a casa una vittoria-ossigeno. Sempre privi di coach Clifford, Treveon Graham e Cody Zeller (perlomeno è rientrato Batum, il cui gomito dà problemi), dopo questa W gli Hornets hanno vinto 2 delle ultime 8, 3 delle ultime 13. Non un ritmo da Playoff, insomma.
A mettere a nanna dei Knicks ancora (e sorprendentemente!) sopra al 50% di vittorie ci ha pensato Frank Kaminsky. Il prodotto di Wisconsin ha segnato 24 punti con 13 tentativi dal campo (4 su 6 dall’arco) per interrompere una striscia di 4 successi di fila dei Knicks. In uscita dalla panchina, Frank The Tank ha portato alla causa anche 5 rimbalzi e 2 stoppate. Positivo il contributo di Michael Carter-Williams (7 punti e 4 assist) per una panchina stranamente produttiva. Importante, specie in una notte in cui Kemba non ha visto mai il canestro (4 su 13 dal campo, 0 su 4 dall’arco). Doppia-doppia per Dwight Howard (11 e 10) e Michael Kidd-Gilchrist (15 e 10). In doppia cifra anche un ottimo Marvin Williams.
Charlotte ha tirato col 45% dall’arco, non male per una squadra le cui triple sono sponsorizzate da una ditta di trapani & altri utensili.
New York ha tirato col 16,7% dall’arco. Non considerando un’altra partita coi polpastrelli infuocato per Michael Beasley (9 su 20 dal campo, 2 su 4 dall’arco: 24 punti + 9 rimbalzi per B-Easy) i restanti membri di NY hanno sparato 1 su 14 dalla grande distanza. Nota lieta i 10 punti di Frank Ntilikina e la buona prova di Jarrett Jack (12 e 7 assist). NY è ora 2-9 in trasferta, in attesa che l’Unicorno salvi la baracca.