Big Baller Brand scende in campo e lo fa mettendo sul tavolo il carico pesante.
Il marchio di proprietà della famiglia più controversa della pallacanestro americana ha deciso di investire nel progetto della Junior Basketball League (JBA). A darne l’annuncio, attraverso un comunicato diffuso su SlamOnline, è stato LaVar Ball, CEO di BBB:
“Abbiamo ufficialmente lanciato la nostra lega professionistica chiamata “Junior Basketball Association”, sponsorizzata da Big Baller Brand — si legge nel comunicato.
“La JBA è unica nel suo genere: riunirà i migliori prospetti in uscita dalla High-School. Tutti i «Senior» a ranking a livello nazionale avranno la possibilità di entrare a farne parte, diventando professionisti subito dopo la high school e bypassando così il college. I partecipanti saranno pagati fino a $10.000 dollari al mese, [compenso variabile da $3.000 a 10.000 in base al ranking ndr] in attesa di entrare nel Draft NBA dell’anno successivo. La JBA è pensata per i giocatori che intendono perseguire la strada del professionismo”.
Non manca la stoccata alla NCAA:
“Con l’introduzione della JBA non sarà più possibile per la la NCAA controllare e regolare lo status di eleggibilità dei migliori prospetti.
Non c’è bisogno di entrare a far parte di un’organizzazione che afferma che il suo obiettivo non è quello di aiutarti a preparare la tua carriera tra i professionisti.
Le recenti dichiarazioni rilasciate del presidente della NCAA Mark Emmert a proposito del ritiro di LiAngelo da UCLA riassumono il tutto:
Stiamo parlando di un soggetto che si comporta da studente atleta e membro di un’università o si parla di un utilizzo delle [strutture] collegiali per preparare la carriera tra i pro? Se quest’ultimo è il caso, in primo luogo non dovresti essere qui.
E concordiamo!
Per anni la NCAA ha gestito un business che ha sfruttato migliaia di teenager, mentre le istituzioni collegiali, gli allenatori e l’apparato mediatico e sponsor annessi hanno approfittato del modello. […]”
L’equipaggiamento tecnico sarà interamente griffato Big Baller Brand. Per quanto riguarda il regolamento verranno seguiti standard NBA (12’ a quarto e linea da tre punti posta a 7.25 m. dal canestro).
Svelato infine anche il logo: una silhouette del primogenito di LaVar, Lonzo, che si prepara per una schiacciata:
“Non abbiamo bisogno di un logo con un ragazzo che palleggia, nessuno lo fa più” — ha commentato LaVar ai microfoni di Darren Rovell di ESPN. [Chiaro il riferimento alla silhouette di Jerry West riprodotta sull’iconico logo NBA. ndr.]