(22-11) San Antonio Spurs 89-100 (15-18) Utah Jazz
Dopo la vittoria contro Portland, gli Spurs (privi però di Gasol, Ginobili e Green) perdono la seconda partita di back-to-back contro Utah, che invece domina grazie ad una prestazione super di Rodney Hood.
Senza tre giocatori chiave infatti (con Leonard e Parker poi ancora a minutaggio limitato) coach Popovich sapeva che sarebbe stato difficile battere in trasferta gli Utah Jazz, specialmente con un Hood da 29 punti di cui 7 consecutivi nel momento più clutch della partita.
Per San Antonio in ogni caso la partita è iniziata male sin da subito, tanto che sul finire dei primi due quarti di gioco il punteggio recitava 50-38 per i padroni di casa. Gli uomini di Pop però non hanno certo gettato la spugna, e nel terzo quarto sono riusciti a piazzare un parziale di 32-22 per riaprire completamente la partita.
Mancano sei minuti alla fine dell’ultimo quarto di gioco e San Antonio è sotto 81-86, tenuta a galla da due giocate spettacolari di Tony Parker. Poi, Utah decide che la partita doveva passare dalle mani del suo numero 5. Due canestri in fila dallo stesso angolo (di cui uno da tre punti) e un fade-away in area, 7 punti consecutivi per Hood e 83-93 Jazz a 3 minuti scarsi dalla fine.
Poi una tripla di Ingles dall’angolo per chiuderla definitivamente. Game, set and match. Utah torna a vincere (aveva vinto solo 3 partite delle ultime 10 giocate) e ferma la striscia di 3 vittorie consecutive degli Spurs.
Utah Jazz: Hood (29p./3r.); Rubio (11p./11r./7a.); Favors (14p./9r.);
San Antonio Spurs: Parker (11p./6a.); Leonard (10p./5r./2a./2r./1s.);