(15-21) Utah Jazz 101 – 126 Golden State Warriors (28-7)
Continua la marcia dei Golden State Warriors, che dopo la vittoria sui Cavs nel Christmas Day superano agevolmente anche gli Utah Jazz e consolidano la prima posizione nella Western Conference.
Alla Oracle Arena, come quasi in tutte le partite per gli Warriors, il primo tempo è nettamente equilibrato, e i ragazzi di Steve Kerr ci mettono un po’ a trovare la giusta concentrazione e costruire un vantaggio, vista anche la resistenza opposta dai vari Mitchell, Favors e Hood.
Sempre seguendo il copione, però, nel terzo quarto Golden State ammazza la partita con un parziale di 42-22 che non lascia scampo alla squadra di coach Snyder, rendendo praticamente inutili gli ultimi 12 minuti che non possono fisicamente bastare ai Jazz per rimontare 20 punti in casa dei campioni NBA in carica.
Finisce 126-101, per gli Warriors, ancora orfani di Curry, i migliori sono Durant (21+6+4), Thompson (15) e Green (14+8+8), mentre per i Jazz spiccano i 28 punti Rodney Hood oltre ai 17 con 7 rimbalzi di Mitchell e i 17 con 10 rimbalzi di Favors.
(11-24) Memhpis Grizzlies 109 – 99 Los Angeles Lakers (11-22)
Scontro di bassa classifica quello che va in scena allo Staples Center, dove i Los Angeles Lakers ospitano i Memphis Grizzlies in una partita con ben poca rilevanza per la classifica.
A iniziarla bene sono gli ospiti, meno abituati a certe posizioni, che concludono il primo quarto avanti di 6 punti grazie a un parziale di 24-18, e riescono a tenere il ritorno dei Lakers fino all’intervallo.
La squadra di coach Walton, poi, da l’idea di poter vincere la partita, riuscendo a rimontare i 7 punti di ritardo accumulati nel primo tempo e arrivando agli ultimi 12 minuti con l’inerzia dalla propria parte; a decidere la partita, però, è la maggior esperienza di Gasol e compagni, che grazie anche a due insperati aiuti come quelli di Jarrell Martin e Andrew Harrison vanno avanti e fissano il risultato sul 109-99. I due giovani dei Grizzlies chiudono rispettivamente con 20 punti e 8 rimbalzi e 15 punti, unendosi ai 32 con 7 rimbalzi e 7 assist di Tyreke Evans; serataccia per i Lakers, nei quali si salvano solamente Brandon Ingram (23) e Jordan Clarkson (22).
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