I Boston Celtics stanotte sono stati i protagonisti di una delle rimonte più improbabili della storia recente NBA. Dal -26 di inizio terzo quarto alla vittoria 99-98 con canestro a 3 secondi dalla fine di Al Horford. Vittime della remuntada gli Houston Rockets in quasi-crisi. Con James Harden indiziato principale della flessione (4 sconfitte consecutive per il team texano) e della sconfitta.
UNDER THE SKIN
Il Barba ha commesso due falli in attacco in serie – entrambi su Marcus Smart – nei secondi conclusivi della partita, di fatto consegnando il match ai Celtics. Secondo Smart, tuttavia, Boston ha cercato deliberatamente di far innervosire Harden, per costringerlo all’errore. Missione compiuta:
Abbiamo cercato di rendergli la vita impossibile tutta la notte. Sul primo fallo in attacco ha avuto un piccolo scatto nervoso e mi ha colpito. Proprio davanti all’arbitro. Che ha fischiato. Sul secondo fallo è successa la stessa cosa. Canestro del vantaggio di Horford e Houston che deve tentare il controsorpasso. Harden s’innervosisce, mi colpisce e gli arbitri fischiano di nuovo.
Gli ha fatto eco proprio Horford:
Smart ci ha aiutati a rientrare in partita. La sua applicazione difensiva ci ha dato la carica. Harden è uscito dalla sua comfort zone e non ci è più rientrato.
Il Barba invece se l’è presa con gli arbitri – solo due in partita a causa dell’infortunio del terzo – tacciandoli di scarsa attenzione.
Harden ha chiuso con 34 – inutili – punti. E 8 palle perse.
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