Cleveland Cavaliers (24-12) – Utah Jazz (17-21) 101-104
Niente regalo di compleanno per le 33 candeline spente da Sua Maestà Re Giacomo in questi risultati Nba. Piuttosto, una prova di sfacciataggine che mina, a buona ragione questa notte, i poteri forti della Lega da parte del rookie Donovan Mitchell, che con 29 punti, fra cui il layup per chiudere de facto i giochi, e 6 assist, fra cui uno per Favors a infrangere la risalita avversaria, nega il proprio omaggio a James.
Eppure, l’inizio di LeBron (29 punti, 8 rimbalzi e 6 assist al termine), con 12 punti nel solo primo quarto, fa ben sperare i Cavs, giunti alla propria terza delle quattro partite previste in trasferta nelle terre dell’Ovest.
Cleveland già dopo il primo periodo esegue quindi prove tecniche di fuga. Ma l’orgoglio Jazz è duro da seppellire e già a ridosso della pausa lunga le avvisaglie di ripresa si fanno sentire, nonostante un buzzer miniato dal Re sulla sirena del secondo quarto.
La ripresa di Utah però è furiosa e i mormoni distaccano i Cavs con un parziale da 19-3, con 6′ ancora da giocare. Il finale di frazione è un cortometraggio stile ‘old but still gold’ da parte di Dwayne Wade (9 punti in una manciata di minuti), che riporta i Cleveland sulla giusta rotta dopo aver rischiato il naufragio, complice il 18% al tiro. Le ultime battute del match sono senza esclusione di colpi, ma come sopradetto Mitchell riesce in più occasioni a forare una difesa rivedibile di Smith e permettersi di far la voce grossa il giorno del Re.
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