Il trasferimento di Paul George dagli Indiana Pacers è stato uno degli argomenti più discussi della scorsa estate. Celtics, Cavs, Lakers e infine OKC, dove è arrivato in cambio di Domantas Sabonis e Victor Oladipo, rinato ad Indianapolis.
PG sarà però free agent durante la prossima estate: di conseguenza, le voci su una possibile firma con i Lakers non si sono mai fermate da luglio scorso. Voci che darebbero George desideroso di “ritornare a casa” e di giocare per la franchigia della sua città (non ce ne vogliano i tifosi Clippers).
Con l’incombente visita dei Thunder allo Staples Center di questa notte, l’ex giocatore dei Pacers si è così espresso alla stampa sulla questione Los Angeles:
“No, non ho rimorsi. Tutto quello che chiedevo (ai Pacers) era una squadra dove mi sarebbe piaciuto giocare. Non c’era un ‘Hey, mandatemi per forza qui’. Solo quello. (Voi giornalisti) Chiedete all’80% dei giocatori della Lega se gli piacerebbe tornare a casa, giocare per la franchigia della loro città, di casa loro. E’ tutto quello che ho detto. Mi sarebbe piaciuto tornare a casa e giocare per la mia città. Ma comunque no, non ho rimorsi. Credo sia stata una trade vantaggiosa per entrambe le parti (Okc e Indiana, ndr).
George e la California sono, per forza di cose, molto legati: il nativo di Palmdale ha giocato a Fresno State e da giovane era un grande fan dei Lakers e di Kobe.