LeBron James ha intenzione di valutare tutte le opportunità possibili in ottica free agency 2018. Il Prescelto ha una player-option (da 35.6 milioni di dollari) per rimanere ai Cleveland Cavs, ma pare intenzionato a diventare la portata principale della offseason prossima ventura. James, infatti, avrebbe respinto – secondo ESPN – ogni tentativo fatto da Dan Gilbert, proprietario dei Cavs, per convincerlo a esercitare l’opzione. Lakers, Sixers e mezza NBA restano alla finestra.
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Gli scenari possibili sono molteplici. Se i Cavs, per dire, dovessero – anche grazie al boost dato dall’appena rientrato Isaiah Thomas – tornare in alto (in zona Finals/Titolo), LeBron potrebbe anche decidere di rimanere alla base, firmando un nuovo contratto con Cleveland. Se invece il roster dovesse dimostrarsi inferiore a quello della stagione passata – in cui era Kyrie Irving a fare da secondo violino – è probabile che si verifichi una Decision 2.0. LeBron vuole vincere – per continuare a inseguire il fantasma di Michael Jordan – e, pur se rimane a un livello di forma incredibile, ha appena compiuto 33 anni.
I Lakers, per ovvie ragioni anche di blasone/impatto mediatico, paiono al momento i candidati numero uno per accaparrarsi James in caso di addio ai Cavs: LA ha il Prescelto come piano A e DeMarcus Cousins e Paul George come alternative.
LeBron, alla 15esima annata di una carriera scintillante, ha sin qui medie stagionali di 27.7 punti, 9.2 assist (miglior risultato di sempre per lui), 6.9 rimbalzi e 1.6 rubate. I Cavs, dal canto loro, si starebbero preparando al peggio: Cleveland dovrebbe infatti tenere la pick al Draft 2018 ottenuta dai Celtics (ma in realtà dei Brooklyn Nets) nell’affare-Irving. Un top-rookie renderebbe l’eventuale addio – il secondo – meno doloroso.
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