(26-13) San Antonio Spurs 106 – 112 Philadelphia 76ers (18-19)
Senza Green, Ginobili, Parker, Leonard e Gay gli Spurs vanno vicini al colpaccio in casa dei 76ers dopo essere andati sotto anche di 16 lunghezze nella parte centrale della partita, salvo arrendersi nel finale allo strapotere di Embiid e Simmons. Le due giovani star di Philadelphia, infatti, dominano i tabellini e rubano gli occhi a qualsiasi altro giocatore presente sul parquet. Il primo mette a referto 21 punti con 11 rimbalzi e la strafottenza che lo ha reso un beniamino per il pubblico di casa, il secondo, invece, finisce con 26 punti e mette in mostra una grande solidità mentale nel realizzare 10/15 liberi, tutt’altro che la specialità della casa.
Sono contento che abbia giocato. Io voglio vederlo giocare, è fantastico.
Parole (come sempre poche) al miele riservate da Popovich al #21 avversario, in dubbio fino all’ultimo a causa del suo fisico non sempre in perfette condizioni. Tra le fila della terza forza ad Ovest si metton in evidenza un Aldridge da 24 punti e 14 carambole, ormai a suo agio nel sistema Spurs (soprattutto senza Leonard), e un Mills da 26 punti in 28 minuti in uscita dalla panchina.
(26-10) Toronto Raptors 124 – 115 Chicago Bulls (13-25)
La folle corsa dei Bulls, molto simile alla fuga selvaggia per le strade di Pamplona, sembra stare scemando di intensità e lo conferma lasciando che i Raptors espugnino lo United Center sulle spalle di due trascinatori. Uno è il solito DeMar DeRozan, superstar che sta mettendo in mostra miglioramenti che non si pensava potesse fare e che ne mette 35 dopo il career-high di 52 dell’altra notte.
L’altra è Delon Wright, che firma il career-high da 25 punti e 13 rimbalzi sparando con un pesantissimo 5/8 dalla lunga distanza. Nonostante queste due super prestazioni, però, i Bulls non si sono mostrati come un avversario arrendevole. Decisivo è stato il parziale di 16-2 nel quarto quarto e in grado di rompere gli argini per la vittoria larga dei canadesi. Tra le fila dei Bulls partita di spessore per Justin Holiday (26), il rookie delle meraviglie Markkanen (22) e per il sempre più on fire Mirotic (20). Una L che però farà contento il front office dei Bulls. #tanking