Se facciamo un passo indietro e torniamo all’ultima offseason, è facile ricordare come Kyrie Irving (allora in forza ai Cleveland Cavaliers) avesse indicato i San Antonio Spurs come una destinazione a lui gradita. E i texani non hanno fatto solo da spettatori. A renderlo “ufficiale” è Adrian Wojnarowski di ESPN che, intervistato dalla collega Ramona Shelbourne, ha dichiarato che gli Spurs “hanno provato di tutto per accaparrarsi Irving”.
Patty Mills, Tony Parker e Dejounte Murray si sono alternati in cabina di regia per coach Popovich in questa stagione e, sebbene siano stati solidi, la squadra avrebbe chiaramente chiarimento fatto un upgrade nel ruolo, avendo Irving. Tuttavia, non è chiaro quale tipo di pacchetto il front office avrebbe potuto mettere insieme per allettare la controparte Cavs.
A differenze dei Boston Celtics (nuova casa dell’ex scudiero di LeBron James) infatti, gli Spurs non erano in possesso di assets interessanti da mettere sul piatto come contropartite, dal momento che le loro future prime scelte non sarebbero state in lotteria. Certo, LaMarcus Aldridge non aveva ancora firmato l’estensione del suo contratto e poteva essere un pezzo interessante in chiave trade, così come Danny Green, ma sappiamo bene che ai Cavs serviva un playmaker e che quindi i texani non avevano molto da offrire a riguardo.
Sebbene la “caccia” a Irving non sia andata a buon fine, l’indiscrezione di Wojnarowski è l’ennesima conferma di come il duo Buford-Popovich sia intenzionato a portare una star in quel di San Antonio.