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Adam Silver, il Draft per l’All-Star Weekend non sarà trasmesso in televisione

Adam Silver ha spiegato perché la NBA non trasmetterà in televisione la nuova formula di scelta dei giocatori per l’All-Star Weekend. Il Draft in programma il 18 Febbraio a Los Angeles vedrà due capitani scegliere i giocatori che faranno parte dei quintetti rappresentanti le due conference.

Data la discrezionalità delle scelte, le discussioni sulla trasmissione televisiva dell’evento hanno riguardato l’ego dei giocatori e gli equilibri psico-sociali che si creeranno una volta formate le due squadre dell’Est e dell’Ovest. Questo nuovo meccanismo è stato introdotto per rinnovare e rinfrescare il weekend dedicato alle stelle della Lega e soprattutto per aumentare la competitività del match. Il tutto viene riportato ad una logica semplice e tipica dei campetti dove due capitani scelgono i loro compagni  selezionando i più forti secondo il loro modo di vedere.

É scontato che vi saranno favoritismi riguardo ai compagni di franchigia e, perché no, possibili tensioni, proprio come accade al campetto del parco. Ma il tutto stende un velo di curiosità riguardo a questa nuova formula.

LeBron James si è già fatto sentire riguardo al coinvolgimento dei media nel Draft di selezione, ma nonostante le parole del Chosen one Adam Silver ha deciso che, almeno per questo primo anno di assestamento, non c’è spazio per le trasmissioni televisive live. Queste le sue parole:

Dovrebbe esserci una selezione pubblica? Capisco che sarebbe più divertente se avessimo quel tipo di Draft. Ma d’altro canto, riconosco che scegliere una squadra che si esibisce qui e ora è un po’ diverso dal Draft classico dove si selezionano i giocatori per il lungo termine. Perché, nel formare una squadra,  vuoi ragazzi che si completano a vicenda. Penso che sia emerso che i giocatori si trovano in una posizione scomoda [riguardo l’All-Star Game, ndr] dove scelgono un giocatore piuttosto che un altro non necessariamente perché pensano che quel giocatore sia migliore di un altro, ma probabilmente perché hanno una relazione personale con il giocatore, o pensano che quel giocatore sarebbe un complemento migliore per gli altri. Se lo facessero come un Draft puro ci sarebbero alcuni ragazzi che potrebbero dire “Oh non posso credere che questo o quello siano stati scelti prima di quell’altro”.

Quindi, vorrei solo dire, che è un grande cambiamento rispetto a dove eravamo rimasti e penso che vedremo come funziona, e si svilupperà nel tempo. E sono sicuro che tutti voi, nei media, trascorrerete il vostro tempo cercando di sapere dai nostri capitani esattamente chi è stato scelto prima di quale altro giocatore.

L’obiettivo era migliorare l’All-Star Game, non mettere una ciliegina sulla torta.

 

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Pubblicato da
Claudio De Simone

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