Michael Porter Jr.
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Ala piccola di 208cm è un’autentica macchina da punti. MVP all’ultimo All-American, capace di sconfiggere Markelle Fultz e Dennis Smith Jr. nel camp di Steph Curry, si è guadagnato una sfida proprio contro il play dei Golden State Warriors, nella quale ha impressionato non poco gli addetti ai lavori. É infatti un tiratore puro, ma che in realtà sa fare un po’ di tutto, grazie alla sua ottima coordinazione e ai suoi movimenti piuttosto fluidi, attaccando spesso e volentieri il canestro guadagnandosi i due liberi, consapevole della sua alta efficienza dalla lunetta. Essendo però un tiratore, la soluzione che preferisce di più è il tiro dalla media o da tre punti, non tirandosi indietro se si deve lottare a rimbalzo in attacco. Anche in difesa fa il suo dovere, con ottime potenzialità da difensore perimetrale, rivelandosi anche un buonissimo stoppatore.
Il maggior punto debole di Porter è il suo ball-handling, sul quale deve lavorare molto soprattutto con la mano debole. Inoltre, la sua eccessiva confidenza nel tiro dalla media risulta spesso frustrante: non è raro vederlo intestardirsi e continuare a tirare anche se è marcato stretto o addirittura raddoppiato, quando potrebbe benissimo scaricare su un compagno libero. Per questo motivo, il pericolo maggiore una volta approdato in NBA è che possa rivelarsi un giocatore monodimensionale, con poche soluzioni in attacco. Altro problema: il talento di Porter non avrà modo di essere espresso nel corso di questa stagione, a causa di un infortunio alla schiena, che lo terrà lontano dal parquet almeno fino a marzo, quando la stagione dei suoi Missouri Tigers sarà ormai bella che finita. Per questo motivo, la prima chiamata potrebbe non essere spesa per lui.
Simile a: Joe Johnson, Kevin Durant
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niente porter?
Leggi bene l'articolo, Porter non potevamo lasciarlo fuori :)
hai ragione! ho scritto d'impulso vedendo la foto di copertina! :D