Tra le squadre più in difficoltà del momento troviamo, non senza sorprese, i Cleveland Cavaliers. I Cavs infatti sono reduci dalle batoste subite per mano dei Minnesota Timberwolves e dei Toronto Raptors e della sconfitta contro gli Indiana Pacers, giunta dopo aver dissipato un vantaggio di 22 punti.
I rumors attorno ai vice-Campioni NBA in carica parlano di un ambiente teso, soprattutto attorno alla figura di coach Tyronn Lue, reputato da molti il maggior colpevole di questa seconda, preoccupante striscia di sconfitte.
A stemperare un po’ gli animi è intervenuto uno che di momenti brutti ne ha vissuti molti in carriera, e nonostante ciò è riuscito a vincere un titolo, nel 2008, con la maglia dei Boston Celtics. Si tratta di Kendrick Perkins che l’universo Cavs l’ha vissuto nel 2015 (17 partite totali) e che oggi gioca nell’affiliata G League.
“È una stagione molto lunga e ci possono stare degli alti e bassi.”
ha detto Perkins a The Score.
“Il momento non è dei più facili ma non è niente di irrecuperabile.”
Perkins, come detto, parla con cognizione di causa avendo giocato 13 anni in NBA e soprattutto per aver vissuto lo spogliatoio Cavs e non è d’accordo con coloro i quali (sono molti) che stanno già facendo il funerale a LeBron e compagni.
“Non penso siano troppo preoccupati. Si, stanno attraversando un brutto momento ma Isaiah Thomas è appena tornato e a volte ci vuole tempo per trovare la chimica giusta.”
Non è la prima volta che a Cleveland capitano sbandate in stagione, dove sembra che siano spacciati, ma poi ai Playoff arrivano sempre in fondo. Ed è proprio su questo punto che Perk, tiene a sottolineare, spiegando anche il motivo per cui, anche questa stagione sarà lo stesso film già visto.
“Alla fine di tutto, quando tutti avranno detto la loro, ci sarà solo una certezza: i Cavs saranno lì, fino in fondo, a giocarsi il titolo. Perché sono così sicuro? Hanno LeBron, aiuta molto.”
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