Sono passati ormai quasi 4 anni da quando nel 2014 Joel Embiid è stato scelto al Draft con la terza pick dai Philadelphia 76ers e da allora, dopo 2 anni di completa assenza dal parquet, lo staff dei Sixers ha sempre avuto più di un occhio di riguardo per il fisico del lungo che si è dimostrato tanto forte sul campo quanto fragile dal punto di vista fisico.
Oltre a non aver mai superato nel corso della scorsa stagione i 30 minuti a partita, sin dal suo esordio Embiid non ha mai giocato i back-2-back, ossia non è mai sceso in campo in due partite giocate in due giorni consecutivi, proprio perché si tratta delle situazioni fisicamente più estenuanti per i giocatori.
Analizzando però i dati di questa prima metà di regular season 2017-2018, è macroscopico come la versione della squadra di coach Brett Brown con Embiid in campo sia estremamente migliore di quella senza: nelle 31 partite con il camerunense sul parquet Philadelphia ha un record di 18-13, mentre senza sono solo 2 le vittorie a fronte di 7 sconfitte.
Proprio per questo motivo sembra essere sempre più vicino il via libera dei medici affinché Embiid possa giocare senza alcuna restrizione, nemmeno sui back-2-back.
Intervistato da Keith Pompey del The Philly Inquirer, il giocatore ha infatti raccontato di essere fiducioso di poter iniziare a giocare tutte le partite dalla fine di gennaio in avanti, con l’obiettivo di raggiungere i Playoffs, distanti ad oggi solo un paio di W.
Si tratterà sicuramente di un importante vantaggio per Philadelphia che potrà contare, senza più assenze programmate, sui 24 punti 11 rimbalzi e quasi 2 stoppate di media di uno dei giovani più forti e, contemporaneamente, promettenti, di tutta la NBA.
Leggi anche:
76ers, Allarme rientrato per Embiid: scongiurate fratture alla mano
76ers, Joel Embiid vuole passare tutta la carriera a Philadelphia