(21-25) New York Knicks 117 – 115 Utah Jazz (18-27)
Finale al cardiopalma nello Utah, in cui i Jazz che hanno per ben tre volte nella stessa azione la possibilità di portare la partita all’overtime ma non riescono mai a sfruttarla. Con 30 secondi sul cronometro, infatti i Jazz servono Mitchell che spara da 3 punti nonostante la ottima difesa di Courtney Lee ma la palla si ferma sul ferro, esattamente come le due triple piuttosto aperte tentate da Hood e Ingles sui rimbalzi offensivi concessi dagli ospiti. Serve solo a rendere il passivo meno amaro la tripla di Mitchell con 2 secondi sul cronometro.
Una partita equilibrata, che ha visto la franchigia di New York al comando delle operazioni ad inizio e alla fine del match mentre nella fase centrale sono stati i padroni di casa a fare da lepre (vantaggio massimo di 10 punti) prima di essere ripresi. Brilla tra le fila di NY il trentello più uno di Haradaway Jr., ancora protagonista dopo i 26 dell’ultimo incrocio con Rubio&co., con un eccellente 6/7 dalla lunga distanza, ben assistito da Lee (18) e dall’unicorno Porzingis (18) in grado di mettere a sedere anche un difensore di livello come Gobert.
Proprio il rientro di Gobert è la nota più lieta per coach Snyder. Con 23 punti e 14 rimbalzi in soli 29 minuti di utilizzo alla prima partita dopo l’infortunio il francese è il miglior giocatore della serata dei Jazz, togliendo per una volta le luci della ribalta alla giovane stella della squadra Donovan Mitchell (17 punti ma un bruttissimo 7/21 dal campo). Buone le prestazioni di Rubio (17 + 5 assistenze) e Hood (18).
(30-17) San Antonio Spurs 83 – 86 Toronto Raptors (31-13)
La partita di cartello dei nostri risultati NBA si conclude con una vittoria sofferta ma importantissima per il morale dei Raptors. Nell’estremo Nord della Lega, oltre la Barriera, i due generali DeRozan e Lowry guidano il popolo libero dei Raptors alla conquista dell’ennesima W stagionale che solidifica il loro secondo posto solitario ad Est, a sole due partite di distanza dai Celtics, e certifica la (quasi) totale inespugnabilità del loro fortino (17-3 in stagione).
Il #10 e il #7 sono stati come al solito fondamentali per ottenere quel risultato positivo contro gli Spurs che mancava addirittura dal dicembre 2015. DeRozan, freschissimo titolare al prossimo All-Star Game, conclude la gara con 21 punti, 7 rimbalzi e 6 assistenze mentre Lowry, protagonista assoluto dell’ultimo quarto, ne mette a referto 24, di cui 9 nell’ultima frazione, con un esatto 50% di realizzazione dal campo.
I Raptors provano a strappare la partita nel cuore del terzo quarto e allungano il vantaggio fino alle 14 lunghezze grazie a DeRozan ma gli Spurs resistono alla tempesta non arretrando di un millimetro le proprie posizioni. A 6 secondi dal termine, infatti, una tripla di Forbes porta gli ospiti a meno 3 e hanno anche la chance di mandarla all’overtime quando DeRozan fallisce entrambii liberi della staffa. Gli uomini di Pop, però, non riescono a costruire un tiro in tempo dovendo consegnare le armi al nemico ed arrendersi.
Tra le fila dei texani da segnalare le prestazioni di un Aldridge, sempre più leader maximo in attesa del rientro di Kawhi, da 17 punti e 14 carambole (ma un pessimo 25% complessivo dal campo) e di un Gasol versione vintage da 15 punti e 9 rimbalzi. Prestazioni che non sono state sufficienti per sopravvivere al freddo glaciale oltre la Barriera. Toronto Raptors are coming…