(26-20) Oklahoma City Thunder 148 – 124 Cleveland Cavaliers (27-18)
Dominio totale degli Oklahoma City Thunder alla Quicken Loans Arena di Cleveland, dove la squadra di Billy Donovan comincia fin dal primo quarto ad imporre il proprio gioco fatto di difesa e contropiede e si riversa sugli avversari con una quantità di canestri impressionante.
Nei soli primi 12 minuti OKC segna ben 43 punti, trascinata da un Paul George letteralmente on fire; Westbrook sforna assist in ogni modo conosciuto dall’uomo, Melo è in modalità ‘efficiency’ e infila ogni tiro che gli passa tra le mani e i Cavs possono solamente stare a guardare, cercando di non farsi staccare troppo e chiudendo il primo tempo in svantaggio 76-60.
La partita è ben indirizzata, i Thunder sono in un buon periodo e non cadono nelle solite insicurezze che hanno fatto perdere loro anche partite di questo genere, e continuando a tirare con statistiche irreali dal campo (58% finale di squadra), chiudono i 48 minuti sul 148-124, pareggiando il massimo di punti segnato da una squadra in questa regular season.
Il migliore della partita è proprio George, che chiude con 36 punti e 7 rimbalzi seguiti dai 29 e 10 rimbalzi di Carmelo Anthony e dalla quasi-tripla doppia di Westbrook, autore di 23 punti, 9 rimbalzi e 20 assist; per Cleveland, si salva il solo Isaiah Thomas con 24 punti, male LeBron James che si ferma a 18 con 7 assist.
(18-28) Chicago Bulls 113 – 97 Atlanta Hawks (13-32)
Sfida di bassa Eastern Conference quella che va in scena ad Atlanta tra i padroni di casa degli Hawks e i Chicago Bulls, che provenienti da un miglior periodo di forma cercano di andare subito avanti trascinati dalla buona vena offensiva di Lauri Markkanen e Robin Lopez. Dopo un primo quarto da 29 punti concluso in vantaggio di 8 punti, i ragazzi di Fred Hoiberg non mollano la presa e allargano la forbice prima dell’intervallo, a cui si arriva sul 55-38.
Nella ripresa gli Hawks provano a cambiare le cose, cercando di essere trascinati dal solito Dennis Schröder, che non riesce però a caricarsi tutta la squadra sulle spalle né tantomeno è in grado di aiutare la difesa a fermare i Bulls; il copione della partita non cambia, e non ci vuole molto perché suoni l’ultima sirena e il risultato si fermi sul 113-97.
I migliori della partita sono Markkanen e Lopez da una parte (rispettivamente 19 e 20 punti) e appunto Schröder per Atlanta, l’unico a salvarsi con 18 punti.