Dopo la sconfitta record dei Cleveland Cavaliers ad opera degli Oklahoma City Thunder coach Tyronn Lue sceglie di bypassare il blowout.
Il coach dei Cavs infatti decide di non mostrare il video della partita ai suoi ragazzi cercando semplicemente di andare avanti ritornando al lavoro sul campo nella giornata di Domenica.
Lue annuncia che non ci sarà alcun cambiamento della formazione: continuerà con lo stesso quintetto che dal giorno di Natale ha fatto registrare 3 vittorie e 9 sconfitte:
“Andiamo avanti. Non avevo intenzione di cambiare la formazione o quello che stiamo cercando di fare guardando il video della partita, non è la miglior cosa da fare in questo momento.”
Di sicuro l’atmosfera in Ohio non è delle più serene e distese. LeBron James ha espresso più volte preoccupazioni sul gioco espresso in campo e sulla situazione del suo coach nonostante quest’ultimo abbia nel recente passato confidato di avere piena fiducia nel “giocatore più forte al mondo” e nella sua capacità di risolvere le partite. Anche se è una sicurezza empirica più che scientifica.
Ma i problemi per ora rimangono e coach Lue dovrà uscir fuori da questa situazione in un modo o nell’altro. La vasta gamma delle varianti offensive di Cleveland potrebbe essere una soluzione, come sfruttare di più Love da 5 in situazioni di post.
Kyle Korver ha cercato di descrivere la posizione del suo allenatore ed i complessi equilibri ai quali deve fare caso:
“Fa un lavoro molto duro. Sta cercando di trovare dei quintetti che funzionino e sta cercando di trovare i minuti per tutti, penso che stia facendo un ottimo lavoro a riguardo cercando di far giocare tutti. Forse non Channing [Frye], vorremmo vedere Channing un po’ di più, ma adesso è una questione di numeri. É dura. Cedi [Osman], ci piacerebbe vedere anche Cedi là fuori un po’ di più, ma è complicato, si tratta soltanto di numeri.”
Korver poi ha poi reagito contro quelli che vogliono un gesto di reazione da parte di Lue per affrontare la crisi attuale dei Cavaliers:
“Ty è in una situazione difficile, per davvero. Penso che si preoccupi sul serio dello spirito della nostra squadra e cerca di mantenere i ragazzi positivi e rivolti allo stesso obiettivo. Penso che ci sia sempre speculazione ogni volta che la squadra non vince tutte le partite. Dicono di cambiare la formazione, dicono questo o quello. Ma vedete che può andare anche male quando gli allenatori cominciano a mettere fuori o dentro la lineup i giocatori addentrandosi in un gioco di colpe. Se sei la persona che è stata messa fuori dalla formazione senti che è colpa tua. Se cambi la formazione e funziona è una cosa, ma se la cambi e non funziona è un’altra. Nessuno pensa alle formazioni più di Ty, ed è un lavoro difficile.”
Da dove inizia la ricostruzione dei Cavs allora? La risposta di Lue:
“Penso che inizi con la difesa in transizione. Penso che inizi con la difesa del pick-and-roll. Penso che inizi con la difesa individuale sull’uno contro uno. Ma dobbiamo fare meglio collettivamente, e finché ciò non accade la mancanza di fiducia e cose del genere si ripresenteranno come è successo contro OKC.”
Ieri in programma c’era il terzo allenamento settimanale per LeBron e compagni. L’allenamento per Lue diventa un tratto importante per poter tornare in forma e consolidare il focus difensivo più che offensivo.
“Penso che Tristan, Rose, Shumpert e IT ne abbiano bisogno. Non torneranno ai massimi livelli semplicemente giocando le partite, quindi abbiamo bisogno di più allenamenti.”
La formula che suggerisce Korver per rialzarsi è tanto sentita quanto semplice ed efficace.
“Penso che si tratti semplicemente di tornare a giocare come un’entità sola. Giocare come una squadra. Non importa quali sono i nostri schemi, non importa cosa stia succedendo, dobbiamo credere l’uno nell’altro in entrambi i lati del campo. È una cosa molto generica da dire, ma è molto vera. Penso che giocare uniti, giocare con energia e facendo quello sforzo in più deve essere un tema comune sui due lati del campo. Alla fine della giornata devi solo guardarti allo specchio e dire: “Cosa posso fare meglio?” Non puoi puntare il dito, non puoi arrabbiarti con un ragazzo per non aver fatto quello che pensavi avrebbe dovuto fare. Non puoi, non si può semplicemente puntare il dito. Devi solo guardarti allo specchio e dire: “Posso aiutare la squadra?” È davvero semplice, ma è proprio vero. Penso che sia proprio quello che fanno gli adulti. Siamo tutti adulti. Quando sei adulto ti guardi allo specchio.”
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