(18-29) Chicago Bulls 128- 132 New Orleans Pelicans 132 (25-21)
La partita più spettacolare della notte è quella di New Orleans: due overtime, tanti plot twist e grandissime performance individuali sono gli ingredienti della fondamentale vittoria dei Pelicans in vista della postseason.
La gara non conosce un padrone per gran parte del proprio svolgimento: i Bulls richiudono rapidamente uno strappo non troppo convinto dei Pels nel corso nel secondo quarto , quando la franchigia della Louisiana aveva toccato il +11 grazie ad una tripla di E’Twaun Moore. La gara torna, dunque, rapidamente sui binari dell’equilibrio e nel quarto quarto sembrano addirittura i Bulls la squadra i grado di vincerla: nel terzo quarto Chicago tocca l’82-75, un parziale addirittura migliorato quando i tori si portano sul 110-100 nel corso del quarto periodo. A questo punto New Orleans deve ricorrere a tutta la forza di Anthony Davis che ricuce lo strappo sul 110 pari e realizza l’alley-oop del 110-112. Lauri Markkanen (14+17 per lui) pareggia il tutto a 15 secondi dal termine ed è nuovamente Davis a realizzare i due liberi del +2 a 3.2″ dalla sirena. A 0.3″ dalla fine Justin Holiday subisce fallo su un tiro da tre punti che lo manda in lunetta con tre liberi: dentro i primi due e fuori il terzo. Si va all’overtime.
Nel supplementare i Bulls mettono nuovamente la testa avanti, portandosi due volte sul +3 ma concedendo a dei Pelicans, ritrovatisi orfani di un Davis da 34 e 9, il tiro della vittoria, sparato cortissimo da Ian Clark.
Nel secondo overtime è un sontuoso DeMarcus Cousins a dominare la scena: 7 punti nel solo secondo overtime e realizza i due liberi decisivi a 8.2 dalla fine. Per Cousins ci sono ben 44 punti, 24 rimbalzi e 10 assist per lui. Una tripla doppia del genere non si vedeva dai tempi di Kareem Abdul-Jabbar.
La foto della notte. AD23 e Cousins, fuoco e ghiaccio.
Inutile per i Bulls il tentativo finale di Markkanen. A Chicago, però, possono sorridere per il recupero di Zach LaVine, sempre più convincente (19 e 5 assist per lui) e per la gran prova di Jerian Grant (22, 5 rimbalzi e ben 13 assist).
(27-20) Miami Heat 90-99 Houston Rockets 99 (33-12)
Chiudiamo il quadro della notte con gli Houston Rockets che non interrompono la propria cavalcata e regolano una pratica difficile come i Miami Heat solo nel finale. Le due squadre tengono un punteggio relativamente basso, dettato dalla volontà di coach Spoelstra di abbassare i giri dell’attacco Rockets, ma Harden & Co. vengono fuori alla lunga.
L’ennesima gara equilibrata della notte premia Houston grazie ad un finale in cui la difesa di coach D’Antoni ha tenuto a zero l’attacco-Heat per ben 2 ‘ e 49″, garantendosi la fuga giusta con un parziale finale di 8-0. Il man of the match? Ovviamente James Harden, autore di 28 punti con 13 tiri, a cui si sommano 5 assist. Prova molto solida anche per Chris Paul che ne mette 16+6+6. I due leader dei texani si dividono due tiri pesanti nel finale, entrambi mandati a bersaglio.
Per Miami, condannata anche da un orrido 7-30 nelle triple, non bastano i 22+13 di Hassan Whiteside.
I Rockets si confermano seconda forza ad Ovest e volano sul 18-0 quando sono in grado di schierare contemporaneamente Harden, Paul e Clint Capela.