Le convocazioni per l’All-Star Game, come ogni anno, si lasciano dietro un codazzo interminabile di polemiche. La più calda del momento è quella scatenata da Russell Westbrook, deluso per la mancata selezione del compagno di squadra Paul George. Molti hanno letto nelle dichiarazioni della point guard dei Thunder una neanche troppo sotterranea frecciata a Damian Lillard, leader e miglior giocatore dei Portland Trail Blazers. Dame ha subito risposto alle parole di Westbrook, rivendicando il proprio valore.
1 VS 1
Questa la replica di Lillard:
“Rispetto Russell. A quanto pare lui non mi rispetta allo stesso modo. Abbiamo giocato contro tante volte e sa benissimo quanto valgo e quel che ho fatto nella mia carriera. Io so di essermi guadagnato il mio posto all’All-Star Game quest’anno.”
La frase incriminata di Westbrook è la seguente:
“George non è stato selezionato per far posto a gente che si è lamentata pubblicamente per la propria assenza agli scorsi All-Star Game.”
Con Lillard che, proprio nelle scorse settimane, aveva fatto presente di sentirsi poco considerato perché rimasto fuori dalla Partita delle Stelle sia nel 2016 che nel 2017 (nonostante, va detto, cifre monstre).
Chiudiamo, ecumenicamente, coi meri numeri. Lillard ha medie stagionali di 25.3 punti, 4.7 rimbalzi, 6.6. assist e 1 rubata a partita (ed è il focus offensivo dei Blazers); George mette a referto 20.9 punti, 5.6 rimbalzi e 3 assist e 2.1 rubate a gara (ed è il fulcro della difesa di Oklahoma City). Le selezioni All-Star sono ormai tratte; ma c’è da scommettere che le polemiche non si arresteranno qui.
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