Succede anche questo in NBA. Che il tuo leader difensivo poco prima di partire verso il palazzo, si presenti dallo staff medico con un taglio profondo sulla mano. Questo è accaduto ieri sera ai Boston Celtics, con Marcus Smart che è stato costretto a saltare la partita contro i Los Angeles Clippers a causa di una lacerazione alla mano su cui è stato necessario applicare anche dei punti.
Fortunatamente per i Boston Celtics, orfani anche di Al Horford a causa di un colpo ricevuto in testa sul finale della gara con i Los Angeles Lakers, sono usciti vincitori dallo Staples Center per 113 a 102 con una buona prestazione di squadra, interrompendo la striscia di 4 sconfitte consecutive e ricevendo ottime risposte dai giocatori maggiormente in difficoltà nell’ultimo periodo, Terry Rozier (15p) e Jayson Tatum (18p).
Le dinamiche dell’infortunio all’ex Oklahoma sono ancora sconosciute, e lo stesso Brad Stevens ha dichiarato prima della partita che lo staff sta ancora indagando, facendo però capire come l’investigazione si tratti solo di una semplice formalità e non attuata con lo scopo di prendere dei provvedimenti nei confronti del giocatore:
“Si è lacerato la mano con del vetro nel pomeriggio, non so ancora la storia completa, stiamo cercando di saperne di più. Mike Zarren (l’assistente GM) e Brian Dolan (l’assistente trainer) sono con lui in ospedale da due ore. Non sembra nulla di grave, ma siamo tenuti a sapere come sia successo”.
Marcus Smart ora, con i punti alla mano, dovrà rimanere sotto osservazione per due giorni prima di poter essere di nuovo in grado di scendere in campo, e, sabato sera nella rivincita nella Baia contro i Golden State Warriors, la sua presenza, fondamentale soprattutto in difesa per affrontare al meglio una macchina da punti così perfetta come quella di Curry e compagni, non è ancora da ritenere sicura.
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