Boston Celtics

Interessamento dei Celtics per Tyreke Evans

La regular season per i Memphis Grizzlies pare essere finita da diverse settimane e quindi la franchigia è già al lavoro con la testa alle prossime stagioni, cercando di ottenere scelte da spendere al prossimo Draft. Il maggior indiziato a partire è Tyreke Evans: l’ex Sacramento e New Orleans ha giocato un’ottima prima parte di stagione realizzando 19.4 punti, con 5 assist e 5 rimbalzi di media, cifre che non sono state in grado di risollevare le sorti della sua squadra, ma che hanno attirato l’attenzione da parte di diverse squadre alla ricerca dell’ultimo tassello per completare il proprio roster. Tra queste squadre ci sono i Boston Celtics.

Boston, che ricordiamo ad inizio stagione ha perso quello che sulla carta doveva essere il suo secondo violino, e cioè Gordon Hayward, è alla ricerca di un giocatore che possa migliorare i problemi offensivi in cui la squadra si è un po’ impantanata nell’ultimo periodo (ultima per efficienza offensiva da metà dicembre), e che magari possa anche partire dalla panchina, cosa che Tyreke Evans faceva ad inizio stagione a Memphis.

Danny Ainge ha sicuramente gli asset per soddisfare le richieste dei Memphis Grizzlies, ma ci sono degli interrogativi sulla trattativa, soprattutto da parte dei Boston Celtics, che terranno banco fino alla trade deadline: innanzitutto, come sappiamo, il GM della squadra del Massachusetts difficilmente si priva delle proprie scelte, ed è da escludere che si privi di quella di Memphis che gli appartiene (nel Draft 2019 se cadrà tra la 9 e la 30, nel 2020 se sarà tra la 7 e la 30 e senza protezione nel 2021), più facile invece che possa concedere la propria del 2018, che presumibilmente si aggirerà intorno al finire del primo giro, o una seconda scelta con l’inserimento di giocatori giovani come Nader o Yabusele, ora sono fuori dalle rotazioni dei Celtics. A quel punto la palla passerà alla dirigenza dei Grizzlies a cui toccherà il compito di decidere se accettare o no un’offerta un po’ diversa da quelle che sarebbero le loro richieste.

Il secondo dubbio riguarda una questione un più delicata: i Boston Celtics sacrificheranno delle scelte per inserire un giocatore che aumenterebbe sicuramente il potenziale della squadra per questa seconda parte di stagione, ma che poi difficilmente potrebbe far parte del roster della prossima annata? Dopo una regular season del genere, le richieste economiche dell’ex Memphis University saranno molto più alte dell’annuale da $3.3 milioni firmato quest’anno e diventeranno insostenibili per il salay cap dei bianco-verdi.

La possibilità è che Boston, visti comunque gli ottimi risultati ottenuti fin ora e i contratti del proprio roster in cui nessun tassello fondamentale oltre Marcus Smart è in scadenza, possa pensare di provare a puntare al titolo con questi giocatori, continuando anche il processo di crescita dei vari Rozier, Brown, Tatum e poi ripresentarsi alla prossima stagione con un gruppo più maturo e un Gordon Hayward in più.

Non ci resta quindi che aspettare la trade deadline, fino alla quale siamo abituati ad aspettarci qualsiasi cosa, e poi successivamente analizzare le scelte dei Boston Celtics e non solo.

 

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Pubblicato da
Francesco Grisanti

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