La Summer League cambia la sua formula a partire dall’edizione 2018. La NBA ha diffuso nella giornata di ieri un comunicato dal quale si apprende che il consueto appuntamento estivo vedrà impegnate per la prima volta tutte e trenta le franchigie della lega. Aumenta dunque il totale delle partite in programma, spalmate nell’arco di dodici giorni: ogni squadra giocherà da un minimo di cinque match a un massimo di otto. Las Vegas sarà l’unica sede e si giocherà presso le strutture del campus di UNLV.
L’edizione dello scorso anno della Summer League, vinta dai Los Angeles Lakers nella finale contro Portland, aveva fatto segnare un +29% alla voce “ascolti tv” (forse anche grazie all’effetto Lonzo Ball). NBA e media partner non vogliono farsi sfuggire l’occasione di catalizzare ancora di più l’attenzione dei fan in un periodo di transizione come quello estivo, ingannando l’attesa in vista delle prime schermaglie autunnali della stagione regolare.
Summer League che, tra l’altro, è il posto perfetto per vedere tanti dei giocatori di cui vi parliamo in fondo alla classifica dei rookie: giovani che non sono Ben Simmons ma, in qualche modo, ci hanno strappato il cuore.
Leggi anche:
3 giocatori con un futuro più roseo dopo questa Summer League
Le cinque possibili prime scelte al prossimo Draft NBA
Dieci carriere NBA durate il tempo di una sigaretta (forse meno)